Le carte truccate di un lessico che punta all’egemonia culturale

Nei nomi dei ministeri e dei ministri chiamati a dirigerli il nuovo governo mostra quali sono i corni del problema che abbiamo di fronte, e del pericolo che corriamo, nel presente e per l’avvenire. Imprese, made in Italy, natalità, merito, sport. È l’offensiva di un lessico contemporaneo che non ha più bisogno di ricorrere al vecchio e oggi improponibile armamentario del “libro e moschetto”.

Il cuneo fiscale e l’oca dalle uova d’oro

I salari sono troppo bassi e l’inflazione ne sta erodendo il potere d’acquisto? Tranquilli, si può sempre fare un “taglio shock” al cuneo fiscale. Parola di Enrico Letta, segretario del Partito Democratico. Basta cioè che lo Stato si accolli una parte degli oneri previdenziali in capo all’impresa e una parte dell’IRPEF a carico dei lavoratori: 16 miliardi di euro che nessuno sa dove prendere!

Affidare l’orientamento scolastico alle imprese?

Negli anni ’50 del secolo scorso i bambini, a 10-11 anni, venivano selezionati tra chi era ammesso alla scuola media, chi era destinato alla scuola professionale e chi era avviato precocemente al lavoro. Oggi, con la Carta di Genova sull’orientamento scolastico, si propone un ritorno a un’analoga selezione, differita alla fine dell’adolescenza e demandata direttamente alle aziende.

Imprese, lavoro, diritti: Italia e non solo

In questi giorni è in Italia una delegazione di esperti delle Nazioni Unite per testare lo stato di attuazione dei Principi Guida dell’Onu su imprese e diritti umani. È l’occasione per una riflessione sul livello di protezione adottata dallo Stato, sulla responsabilità delle imprese e sulle misure di riparazione e di accesso alla giustizia per le vittime di abusi.

Sussidistan

Il sussidistan delle imprese

Nell’ultimo anno e mezzo le imprese italiane hanno realizzato un risparmio senza precedenti: oltre 100 miliardi, più o meno l’equivalente dei sussidi per ristori e sostegni. Capitali pagati dalla comunità, sottratti agli investimenti e all’occupazione, ma Confindustria attacca i sussidi agli indigenti definendoli spregiativamente Sussidistan.