“Verde ma non troppo”

Ormai sui grandi media pubblici e privati è una corsa. «Viva i Fridays For Future»: purché mettano giudizio, rinuncino a parole d’ordine antagoniste e capiscano che solo le grandi multinazionali possono guidarci verso un’economia che deve cambiare ma con gradualità. Insomma, “avanti piano!”. Già visto, tante altre volte…

Friday for Future, e poi?

È passata una settimana dal Friday for Future che ha visto una marea di ragazze e ragazzi riempire le piazze e le strade del mondo per contrastare riscaldamento globale e cambiamenti climatici. Che fare ora? Come passare dalla prospettiva generale alla definizione, qui e ora, di obiettivi intermedi e concreti? Il primo passo è l’apertura di un dialogo e di un’interlocuzione, rispettosi e non strumentali, con il movimento.

Il TAV e la fine del mondo

Alla vigilia del primo grande sciopero dei giovani di tutto il mondo per il clima e per un futuro vivibile il Movimento NOTAV ha indirizzato ai ragazzi di “Friday for future” una lettera aperta sui temi al centro delle manifestazioni. È un documento che va ben oltre l’occasione e che, per questo, è utile proporre.