
L’Italia va a fuoco o sott’acqua: non è il destino cinico e baro
I disastri ambientali che si susseguono (ultimo quello delle Marche) sono prevedibili e previsti. I responsabili istituzionali si indignano. Dopo, e senza pudore. Tacendo omissioni, ritardi, sprechi e speculazioni. I giovani in gran parte disertano le urne e, quando si mobilitano, vengono irrisi. E se chi ha antiche reminiscenze di sinistra provasse ad ascoltarli?