Tav in Valsusa: la Felicità fa rumore

Il Festival ad Alta Felicità ha compiuto otto anni. E ha fatto più rumore che mai. Decine di migliaia di persone sono arrivate a Venaus per stare insieme, per seguire concerti, per assistere e partecipare a dibattiti e, soprattutto, per dire che questo mega tunnel inutile e dannoso va fermato. L’establishment ha cercato in molti modi di fermarlo ma è riuscito solo a rendere il popolo no Tav più numeroso e determinato.

Il bene comune alla prova di una linea ferroviaria

«Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta». La sollecitazione di papa Francesco sta alla base di un nuovo libro (“Prendersi cura della casa comune”) curato dai Cattolici per la vita della Valle nel quale la Nuova linea ferroviaria Torino-Lione viene discussa e criticata alla luce dei principi affermati nell’enciclica “Laudato si’”.

La destra vince in Svezia e ferma l’alta velocità

Mentre in Italia il nuovo Governo prepara un’offensiva generalizzata sulle grandi opere, in Europa anche a destra è in corso un ripensamento. È il caso della Svezia dove la nuova maggioranza ferma i lavori di una linea ad alta velocità osservando, tra l’altro: «Puntare sull’alta velocità rischia di compromettere altri investimenti necessari. Gli investimenti nella rete ferroviaria devono privilegiare i treni pendolari».

L’eterna bufala del Ponte sullo Stretto

Da mezzo secolo a questa parte ad ogni cambio di stagione viene riproposta la bufala del Ponte sullo Stretto di Messina. Come se la massima autorità tecnica competente non avesse messo nero su bianco che tutti i diversi progetti sono semplicemente irrealizzabili dal punto di vista tecnico. Ma la politica amante delle parole in libertà e alla ricerca di facili consensi finge di ignorarlo ed elude la domanda: il Ponte è utile?

Sorella acqua e il suo spreco

Ormai lo sappiamo tutti: l’acqua si sta riducendo drasticamente per le dispersioni, per la siccità e per il cambiamento climatico che porta alla scomparsa dei ghiacciai. E conosciamo anche gli interventi necessari: dal razionamento alla riduzione dei consumi alla necessità di evitare grandi opere inutili che distruggono le sorgenti. Ma la politica continua a comportarsi come se nulla fosse.

Grandi opere. Poi furono soltanto i Fiordaliso…

Quando trovate una notizia di “scorrettezze” o interessi privati in tema di grandi opere provate a digitare su Google i nomi delle persone implicate. Sorpresa! Spesso scoprirete che i nomi, le circostanze, i “lavori” sono sempre gli stessi: nei decenni, se non nei secoli fedeli. Tutt’al più c’è qualche figlio d’arte che ha sostituito il padre.