L’Etiopia brucia

Lontana dai riflettori, l’Etiopia brucia. Il conflitto tra il Governo centrale e quello del Tigray, nonostante il “cessate il fuoco” dichiarato dal primo ministro Abiy Ahmed, prosegue ed è ormai diventato guerra totale con implicazioni internazionali. Le ricadute sono una popolazione ridotta alla fame ed esposta ad azioni prossime alla pulizia etnica.

Abiy Ahmed: l’agenda di un Nobel

Il Nobel per la Pace è stato assegnato al Primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed, “per i suoi sforzi in favore della pace e della cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto frontaliero con l’Eritrea”. Ma l’evoluzione dell’esperimento etiope lascia aperta in Africa l’alternativa tra democrazia e dispotismo.

Quei migranti da aiutare a casa loro

Buona parte dei migranti che tentano la fortuna sui barconi nel Mediterraneo non sono mossi da persecuzioni o guerre, ma dalla invivibilità del loro territorio. Soprattutto per ragioni climatiche. Ma di ciò si preferisce non parlare e spesso gli interventi proposti dai Paesi ricchi non fanno che peggiorare la situazione.