Energia rinnovabile: la grande presa in giro

Le Comunità dell’energia rinnovabile esistono sulla carta ma non decollano per l’inerzia e e le inadempienze di Governo, Parlamento e autorità amministrativa. Intanto, le grandi aziende a partecipazione pubblica continua a trivellare il mondo per recuperare combustibili fossili, ad acquistare metano qua e là e a sollecitare il ritorno al nucleare (con grandi investimenti pubblici e stupidaggini assolute sulle sue caratteristiche).

Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta…

Un piccolo passo verso la gestione dell’emergenza energentica è stato fatto, in Italia, con il riconoscimento delle comunità dell’energia rinnovabile, aggregazioni di utenti che si uniscono per far fronte ai propri bisogni a partire da risorse rinnovabili reperibili nel luogo in cui vivono. Il riconoscimento è avvenuto con una legge del 2020 che, peraltro, non è ancora in vigore. E già iniziano le speculazioni.

ENI nemica del clima

Se le sue politiche non cambieranno, ENI rappresenta un grave pericolo per il pianeta. Mentre tutto il mondo afferma di voler correre ai ripari contro i cambiamenti climatici, ENI si proietta verso l’espansione delle estrazioni di gas e petrolio e batte il suo record di produzione: 1,9 milioni di barili al giorno nel 2018.