Turchia: come è riuscito Erdoğan a non perdere?

Dopo il nulla di fatto al primo turno sono in molti a chiedersi le ragioni del persistente consenso di Erdoğan a dispetto della grave crisi economica in cui versa il paese. Tra le molte risposte ci sono il peso di un sistema di potere clientelare che ha cementato il mito dell’uomo forte, la crescita del nazionalismo e l’insistenza martellante su valori tradizionali come la famiglia e l’integrità dell’Islam sunnita.

Colombia: Petro ha vinto!

La Colombia è il terzo paese del Sud America per abitanti, non ha mai avuto un governo di sinistra, è il paese con le maggiori diseguaglianze dopo il Brasile, ha 7 basi militari statunitensi e una violenza criminale in simbiosi con tanta parte della politica. Per questo la vittoria elettorale di Petro, espressione di una vasta alleanza di organizzazioni politiche e di movimenti sociali, è un “giro histórico”.

Elezioni in Perù: non resta che piangere

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Perù ha imprevedibilmente mandato al ballottaggio Pedro Castillo e Keiko Fujimori, entrambi, per diversi motivi, impresentabili. C’è chi, forse suggestionato dalla pandemia, sostiene che il 6 giugno i peruviani dovranno scegliere tra la peste e il colera.

USA. Scenari di fantapolitica

Trump, in caduta libera nei sondaggi, dichiara di voler posticipare le elezioni presidenziali. Il rinvio è all’apparenza impossibile essendo rimesso al Congresso, a maggioranza democratica. Ma la situazione è più complessa. E si affaccia il rischio, evocato da Michael Moore, che sia abbandonata l’elezione con voto popolare del presidente.  

Provaci ancora Bernie!

La corsa democratica per la Casa Bianca è iniziata nello Iowa. In campo c’è, ancora, Bernie Sanders che, nelle scorse presidenziali, ha, fino all’ultimo, ridato fiato e speranza alle istanze di cambiamento. Quale che sia l’esito finale, il suo movimento ha messo radici negli Stati uniti e può ispirare persino la sinistra italiana.