Il “docente esperto”: ancora l’inganno della meritocrazia

L’idea di riforma del ministro Bianchi sul “docente esperto” costituisce l’ennesimo inganno della meritocrazia, coerente con la cultura aziendalista dell’agenda Draghi. Laddove questo sistema viene applicato, come in Francia, il clima cooperativo fra colleghi è stato sconvolto. E lo stress della performance imposto dalla cultura aziendalista finisce per diminuire anziché aumentare la qualità del lavoro.

Finale di partita per la scuola: il “docente esperto”.

L’ultimo (si spera) regalo per la scuola del Governo Draghi è il “docente esperto”. Cosa farà questo nuovo severo docente non è dato conoscere. Per ora sappiamo solo che sarà uno ogni cento colleghi, che dovrà aver superato tre percorsi formativi non sovrapponibili e che vedrà la luce nel 2032. Si, proprio così, nel 2032. C’era proprio bisogno che fosse varato da un governo in carica solo per gli affari correnti?