La senatrice Segre e le vertigini della storia

È toccato a Liliana Segre investire della presidenza del Senato Ignazio La Russa. Ma il suo discorso ha fissato alcuni punti fermi: l’ancoraggio della vita pubblica alla Costituzione («testamento di centomila caduti nella lotta per la libertà»), da attuare più che da modificare, e la celebrazione non rituale delle ricorrenze «scolpite nel grande libro della storia patria», il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno.

La bambina costretta dalle leggi razziste a lasciare i banchi di scuola

«In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca ad una come me che, bambina, in un giorno del 1938, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco di scuola elementare, assumere momentaneamente la presidenza del Senato della Repubblica. E mi è impossibile non provare una sorta di vertigine!».