Ci sono profughi e profughi

Di fronte all’esodo dall’Ucraina l’UE ha finalmente adottato misure nuove, seppur insufficienti, per l’accoglienza dei profughi. Ma, intanto, sulle stesse frontiere proseguono respingimenti e discriminazioni, i richiedenti asilo provenienti da Afghanistan e Siria sono bloccati in Turchia e nel Mediterraneo si continua a morire. Evidentemente ci sono profughi di serie A e profughi di serie B.

Insegnare, un mestiere preso nella gabbia del genere

Esiste una discriminazione di genere che non esclude ma che, anzi, seleziona le donne come soggetti ideali per far slittare verso il lavoro di cura un intero settore, quello dell’istruzione, che, soltanto a parole, è vitale per il Paese. Se il mestiere dell’insegnante fosse attrattivo, non ci sarebbe alcuna ragione per una così schiacciante preponderanza femminile.

Liberiamo Roma dall’apartheid

Esiste, anche a Roma, un apartheid, seppur non scritto. Ha come destinatari Rom, Sinti e Caminanti, soggetti a calunnie, pregiudizi, azioni discriminatorie, sottrazioni di bambini. Ma nessuno se ne indigna nei media, tra gli intellettuali, nella politica. Per questo, se si vuole riscattare Roma e renderla una città migliore bisogna uscire allo scoperto. Anche con una semplice firma.

Il green pass e la Costituzione

Le critiche di incostituzionalità rivolte al green pass non sembrano avere un consistente fondamento, né sul piano formale, né sul piano sostanziale. Ciò non toglie che alcuni rilievi di merito, specie sulla circoscritta estensione dello strumento, possano risultare condivisibili. Occorre concentrarsi su tali profili, anche per non indebolire il contrasto alla pandemia.

Il disegno di legge Zan e la libertà di odiare

Istigare a commettere discriminazioni razziali, etniche e religiose è, nel nostro sistema, un reato. Con il disegno di legge Zan l’illiceità penale viene estesa ai casi di discriminazione motivati dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere e dalla disabilità. Cosa v’è in ciò di liberticida?