Barriere architettoniche: un modo per dire “tu no!”

Il marciapiede senza rampa, la cena organizzata in un locale non accessibile, l’ascensore non funzionante… Ogni barriera architettonica è un odioso «Tu no!». Che fare? Intanto cambiare, tutti, mentalità: non semplicemente “abbattimento di barriere” ma “accessibilità” e “fruibilità” degli spazi fisici, dei servizi, dei trasporti, degli eventi, della comunicazione, delle “offerte” culturali e turistiche.

Il disegno di legge Zan e la libertà di odiare

Istigare a commettere discriminazioni razziali, etniche e religiose è, nel nostro sistema, un reato. Con il disegno di legge Zan l’illiceità penale viene estesa ai casi di discriminazione motivati dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere e dalla disabilità. Cosa v’è in ciò di liberticida?