Il salario minimo alla prova di bagnini ed educatori

Nel regno delle vacanze, in Liguria, una ragazza, bagnina “a chiamata”, viene pagata quattro euro e virgola all’ora. E, d’inverno, fa la cameriera o la barista in nero. Non molto di più guadagnano gli educatori che accompagnano e assistono, con grande professionalità, un gruppo di adulti disabili. Le condizioni di lavoro non sono numeri, ma storie concrete e quotidiane. A quando l’attenzione, almeno, della sinistra?

I diritti di chi è privato della libertà

Il Garante nazionale delle persone private della libertà personali (non solo i detenuti ma anche le diverse altre categorie che subiscono questa privazione) è esplicito. Il tempo di collocazione in strutture privative della libertà non può essere solo tempo sottratto alla vita ma deve favorire l’evoluzione personale e il ripristino dei diritti.