Rohingyas e Rojava: il crimine del silenzio    

In questa estate, in cui il dibattito pubblico è occupato dalla siccità e dalla guerra in Ucraina, ci sono alcuni grandi assenti. Tra questi i Rohingyas e i popoli del Rojava, nei cui confronti è in atto un vero e proprio genocidio ad opera del Myanmar e della Turchia nel silenzio (interrotto solo da qualche dichiarazione di facciata) e con la complicità della comunità internazionale.

La guerra di Putin e le colpe dell’Occidente

Putin ha messo la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto della disgregazione dell’Ucraina. È una grave violazione del diritto internazionale. Ma non si può ignorare la corrispondente responsabilità degli Stati Uniti e della Nato che hanno creato una propria zona d’influenza, inglobando nel loro dispositivo militare tutti i paesi dell’Europa dell’est.

Con la Palestina nel cuore

Il 1° luglio è la data fissata dal Governo israeliano per l’annessione del 30% della Cisgiordania. L’operazione è in aperta violazione della legalità e del diritto internazionale, disattende le risoluzioni delle Nazioni Unite cha hanno dichiarato illegittima l’occupazione israeliana e calpesta i diritti fondamentali dei Palestinesi.

Israele e il dio delle colonie

È notizia di questi giorni: Stati Uniti legittimano le colonie israeliane in Cisgiordania. E il premier israeliano Netanyahu vara un disegno di legge per l’annessione della Valle del Giordano. Non c’è giustificazione a questa violazione del diritto internazionale ed è blasfemo il richiamo a un diritto “divino” su quei territori.