Requiem per i diritti

Lo scenario è inquietante: libertà a pagamento, salute subordinata al reddito, abbattimento del welfare, violazione dei diritti fondamentali su scala nazionale e internazionale. Eppure i diritti senza uguaglianza, mercificati, si degradano a strumenti di potere. Occorre recuperare il loro essere contro il potere, il loro senso egualitario ed emancipatorio, ricordando che non sono graziose concessioni ma nascono – e vivono – nei conflitti.

Blitz a Napoli e a Caivano. “La bonifica” è propaganda

A Caivano le operazioni di polizia sono la prassi, non una risposta eccezionale. Ma ciò non ha mai migliorato la situazione. Di più: i blitz recenti, con grande spiegamento di forze di polizie, hanno portato a esiti inferiori ai precedenti. La montagna ha partorito il topolino. E intanto tutto resta com’è, perché la disperazione è una risorsa e su di essa si costruisce la propaganda. Mentre risorse e diritti non fan gioco a nessuno.

Vietato passare. Report dalla frontiera di Ventimiglia

I dati raccolti dalla clinica mobile di Medici Senza Frontiere operante a Ventimiglia non lasciano dubbi: le persone che tentano di attraversare il confine italo-francese, spesso all’esito di percorsi drammatici, vengono respinte in modo sistematico e indiscriminato, senza considerare le loro storie e vicende personali o le vulnerabilità individuali, in violazione dei diritti più elementari.

Piccoli schiavi invisibili

Il XIII Rapporto di Save the Children è dedicato, in particolare, alle condizioni di vita dei minori e delle loro famiglie vittime di sfruttamento nel settore agricolo. Le aree prese in esame sono le province di Latina e Ragusa, dove insistono due dei mercati ortofrutticoli più importanti del Paese. Ne emerge una fotografia drammatica di privazioni, sofferenze, rabbia, difficoltà relazionali e isolamento sociale.

Più cannoni e meno diritti!

Commissione e Parlamento europeo preannunciano un atto legislativo per «sostenere direttamente, con i fondi UE, lo sviluppo dell’industria della difesa, per l’Ucraina e per la nostra sicurezza» con la previsione che, anche in deroga alla legislazione ordinaria, le fabbriche di armi e munizioni possano funzionare giorno e notte, sette giorni su sette, entrando in «modalità economia di guerra». Insomma, più cannoni e meno diritti.

La salute come diritto universale. Scaduto?

Gli ultimi 50 anni coincidono con un processo di trasformazione radicale della società: da orizzonte di promozione della universalità dei diritti individuali e collettivi a sistema che vede gli umani come variabile dipendente dai “diritti proprietari”. Questa storia insegna che i diritti non “sono” ma possono solo “divenire” inviolabili, come prodotto di un laboratorio permanente di ricerca e generato dal terreno reale.

Antifascismo 2023

Mentre celebriamo l’antifascismo, la sua storia gloriosa e il suo esito politico – la Costituzione, la nascita della democrazia, la Dichiarazione dei diritti umani – nei nostri paesi, per effetto di decisioni prese in modo democratico, si perseguita, si arresta, si respinge, si rifiuta, si tortura, si lascia morire chi vorrebbe partecipare alla nostra storia. Su questo crinale si gioca il nostro antifascismo.

Anziani non autosufficienti senza diritti

La legge delega «in materia di politiche in favore delle persone anziane» approvata nei giorni scorsi realizza un risultato opposto a quello dichiarato: gli anziani malati non autosufficienti non riceveranno più cure universalistiche di lunga durata, tanto meno dal Servizio Sanitario Nazionale, ma solo prestazioni di assistenza sociale vincolate a parametri socio-economici.

Libertà è stare zitti e zitte?

Non c’è democrazia senza conflitto. Di più, sono i conflitti che assicurano alla democrazia vitalità e legame con la materialità della storia. Questa prospettiva è recepita nella declinazione dei diritti e delle libertà costituzionali. Ma oggi viviamo una deriva autoritaria e la Costituzione è accantonata come anacronistica. Bisogna ribaltare la prospettiva e tornare al conflitto e alla Costituzione.

I paradossi della democrazia: da Teheran a Brasilia

Mentre in Iran si lotta e si affrontano sofferenze inaudite per smantellare le strutture autoritarie del potere che soffocano i diritti umani e oltraggiano la dignità della persona, in altre parti del mondo, come il Brasile, esplodono vere e proprie ribellioni popolari che aggrediscono con modalità squadriste i Parlamenti e le istituzioni della rappresentanza. Sono i paradossi della democrazia.