Delocalizzare i penitenziari e deportare i detenuti: accade in Danimarca

In base a un accordo tra Danimarca e Kosovo, 300 condannati detenuti nelle prigioni del Paese scandinavo, verranno trasferiti in una prigione situata a oltre duemila chilometri da Copenhagen. Il costo? 15 milioni di euro all’anno. Le prigioni vengono trattate come fabbriche di lavatrici e le persone ristrette come rifiuti di cui disfarsi. Il trattamento dei migranti ha fatto scuola.

Non possiamo dirci innocenti

Scrivere “Qui ci sono ebrei” sulla porta della casa di una partigiana deportata nei lager ha un senso generale di straordinaria gravità. V’è in ciò il riemergere di fantasmi del passato liberati da ogni remora civile, il rifiuto della storia, il coagulo e l’esaltazione di tutte le ricorrenti pulsioni contro chi è considerato “diverso”.