Delocalizzare i penitenziari e deportare i detenuti: accade in Danimarca

In base a un accordo tra Danimarca e Kosovo, 300 condannati detenuti nelle prigioni del Paese scandinavo, verranno trasferiti in una prigione situata a oltre duemila chilometri da Copenhagen. Il costo? 15 milioni di euro all’anno. Le prigioni vengono trattate come fabbriche di lavatrici e le persone ristrette come rifiuti di cui disfarsi. Il trattamento dei migranti ha fatto scuola.

Sinistra e socialdemocrazia in Svezia. Intervista ad Ali Esbati

In Svezia la socialdemocrazia è in crisi. Da tempo. Eppure il suo modello di welfare costituisce per molti versi un esempio riuscito di pianificazione sociale sotto il capitalismo. La sinistra politica deve partire da questa constatazione: non per realizzare una collaborazione subalterna ma per ottenere, nell’attività di governo, il rispetto di alcuni punti fermi irrinunciabili.

Libertà di espressione e blasfemia: il precedente danese

Il rapporto tra laicità, libertà di espressione e blasfemia, oggi particolarmente vivo in Francia, dopo il barbaro assassinio del professor Samuel Paty, ha un precedente in Danimarca. 15 anni fa la pubblicazione di 12 vignette satiriche su Maometto da parte di un quotidiano provocò un dibattito analogo. Con il seguito di una tragica nemesi.