Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati

Ci avevano detto che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta dal collasso climatico. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ora ci dicono che la decarbonizzazione costa troppo e non si può fare. Dunque è chiaro: la transizione ecologia non sarà un regalo del capitalismo illuminato di verde, ma un percorso di trasformazione profonda dei modi di produzione e di consumo.

Riecco il nucleare…

Di nuovo si affaccia, sia pure in tempi medi, il nucleare. Lo invoca il ministro Cingolani e lo prospetta l’ENI versione green. Le promesse e le assicurazioni sono tante: un’energia pulita, sicura e inesauribile. In realtà non è così. Nulla di tutto questo è assicurato e nessun miracolo tecnologico può consentire la crescita infinita e sicura in un mondo finito.

Il ministro, le lobby, il nucleare

L’apertura del ministro Cingolani al nucleare, già bocciato da due referendum, ha dell’incredibile. Il nucleare, di qualunque dimensione e di qualunque generazione, è pericoloso per ambiente e cittadini, è soggetto a incidenti, costa un’enormità, per non parlare delle scorie il cui smaltimento è un rompicapo senza soluzioni accettabili.