La questione delle abitazioni in Italia

Dopo una parabola lunga un secolo la questione abitativa per le fasce più povere è ben lontano dall’essere risolta. L’accesso alla casa, a un ricovero sicuro e dignitoso per sé e per i propri cari, è un diritto basilare, quello che rende praticabili tutti gli altri (libertà, salute, lavoro, istruzione ecc.). Ma la relativa sfida non sembra essere raccolta né dalla politica né dalle nostre scuole di architettura.

Casa e abitare nel PNRR

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe essere finalizzato a realizzare un futuro di stabilità e di armonia sociale. In esso, peraltro, manca un settore specifico dedicato a un tema fondamentale al riguardo: quello della casa e dell’abitare, che chiama in causa molteplici aspetti. Sotto il profilo economico, poi, il PNRR vi dedica meno di 14 miliardi di euro. Carenze, bisogni e prospettive in un quaderno della Caritas.

Bologna. Per una diversa politica abitativa

A Bologna negli ultimi anni il disagio abitativo (non solo studentesco) è aumentato anche per la crescita incontrollata di affitti di camere o alloggi per brevi periodi da parte di piattaforme come Airbnb. Per contrastare il fenomeno è nato il comitato “Pensare Urbano”, una piattaforma sociale che dimostra come si può resistere sul territorio ai colossi multinazionali.

Fare scuola a casa: tra pragmatismo e antistatalismo

Sono alcune migliaia le famiglie italiane che si occupano direttamente dell’educazione dei figli. La loro estrazione, come segnala un libro recente, è eterogenea (libertari laici e fondamentalisti cristiani, minoranze etniche e religiose, antistatalisti e pedagogisti della descolarizzazione) ma alla base c’è sempre il disconoscimento della dimensione politica dell’esistenza.