Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati

Ci avevano detto che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta dal collasso climatico. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ora ci dicono che la decarbonizzazione costa troppo e non si può fare. Dunque è chiaro: la transizione ecologia non sarà un regalo del capitalismo illuminato di verde, ma un percorso di trasformazione profonda dei modi di produzione e di consumo.

Il capitalismo si può curare?

Il capitalismo provoca ingiustizie e disuguaglianze, ma è oggi vincente. Per contrastarlo occorre una confluenza di pensieri innovativi e di azioni concrete nei territori. Il presupposto è che i dogmi economici capitalistici sono privi di base scientifica e che l’economia è, invece, l’insieme di conoscenze che può guidarci a utilizzare le risorse disponibili (senza esaurirle) per soddisfare i bisogni di tutta l’umanità.

Tormentoni di Ferragosto, sinistra e capitalismo

Chi è l’antagonista politico della sinistra? La destra oppure il capitalismo? Domanda epocale da pensosi politologi che fa capolino, peraltro, anche nei consueti tormentoni di Ferragosto (quest’anno imperniati sui costi per la divisione della pizza, per il doppio piatto o per la doppia forchetta e sul canone mensile di un ombrellone al Twiga). Incredibile ma vero. Basta ragionarci un attimo…

Un nuovo territorio dell’estrattivismo: l’editoria scientifica

Sono recenti le dimissioni dell’intero comitato editoriale di una importante rivista di neuroscienze in segno di protesta contro i prezzi elevatissimi richiesti dalla casa editrice ai ricercatori per la pubblicazione di lavori nel formato Open Access. È l’ultima dimostrazione di come l’economia capitalistica riesce a trasformare attività umane che non dovrebbero rispondere alle leggi del “mercato” in una ricca fonte di profitto.

La sinistra e la critica necessaria del capitalismo

Occorre essere folli o ciechi per ignorare che il capitalismo è un sistema fallimentare. Tale fallimento si manifesta sotto tre profili ad esso coessenziali: la crescente disuguaglianza sia a livello mondiale che all’interno dei singoli paesi, la tenuta della democrazia e la crisi climatica. Da tale situazione non si esce senza una critica radicale al sistema capitalistico. È tempo che la sinistra ne tragga le conseguenze.

Convergere per insorgere nel nome della cura

“La rivoluzione della cura” è il titolo del nuovo libro di Marco Bersani che indica alcune linee per uscire dal capitalismo: la rivoluzione della cura, la sostituzione della competizione con la solidarietà, il potenziamento del mutualismo e del welfare territoriale, la valorizzazione della natura e dei beni comuni come alternativa all’estrattivismo e alla mercificazione. Senza mai rinunciare all’utopia.

Valditara, ovvero la tracotanza del potere

La volgarità delle esternazioni del ministro Valditara è un segnale di qualcosa di più profondo. Da un lato mostra che la “diffidenza di Stato” si rivolge contro ogni memoria antifascista mentre protegge la nostalgia del fascismo. Dall’altro evidenzia come il sogno del capitalismo che stravince sia quello di tornare a un mondo in cui nessun limite faccia da argine alla tracotanza dei potenti.

La vergogna della classe

La vergogna della classe è quella provata dai poveri e dalle classi lavoratrici negli Usa, rappresentati come falliti, incapaci, truffatori, pericolosi, parassiti, predatori, che preferiscono l’elemosina al lavoro. La povertà viene colpevolizzata come inettitudine personale, ghettizzata fuori dalla società civile in recinti chiusi. Ma lo status sociale può non essere solo una condanna, può diventare una scelta: quella della parte da cui stare.