Oppenheimer, un Prometeo senza vergogna

In “Oppenheimer” la storia del padre dell’atomica è privata di ogni drammaticità e l’accento si sposta dalla tragedia di Hiroshima all’ego del protagonista. È una banalizzazione cinica soprattutto laddove la costruzione della bomba è rappresentata come un qualunque “colpo grosso” cinematografico, con la suspense, il conto alla rovescia e poi l’esultanza di chi ha partecipato al progetto.

77 anni dopo Hiroshima in un pianeta in fiamme

È uno tra i più pericolosi dei 77 precedenti, questo anniversario dello sgancio delle bombe atomiche statunitensi su Hiroshima e Nagasaki. Prima la guerra in Ucraina e poi l’escalation della tensione tra USA e Cina intorno allo status di Taiwan ci stanno riportando all’amara realtà del possibile uso di armi atomiche in un conflitto armato. C’è un’alternativa: la cancellazione delle armi nucleari dalla faccia della terra.

Da Hiroshima a Beirut

Il settantacinquesimo anniversario della strage atomica di Hiroshima (con 140.000 morti e sofferenze inenarrabili per i sopravvissuti) è coinciso con la terribile esplosione nel porto di Beirut. La pericolosità degli esplosivi e delle testate nucleari è evidente. Quando se ne renderanno conto la comunità internazionale e l’Italia?