
Processare “a distanza” e condannare via PEC?
La pandemia non accenna a rientrare, il carcere scoppia, la giustizia penale è al palo. E c’è chi, dopo la “didattica a distanza”, predica il “processo a distanza” come soluzione anche a regime, una volta terminata l’emergenza. È l’ultimo sfregio della pandemia a una comunità democratica e a una convivenza solidale.