Ucraina. L’estensione della guerra alla Crimea e il silenzio della comunità internazionale

Dopo otto mesi di guerra non ci sono avvisaglie di tregua. Anzi. Mentre la Russia riprende a bombardare Kiev e le sue infrastrutture elettriche, l’Ucraina colpisce in Crimea, attaccando la flotta russa a Sebastopoli e passando così, a sua volta, dalla resistenza contro l’invasione a una guerra di aggressione. Siamo proprio sicuri che, per fermare la guerra, non debba intervenire la comunità internazionale.

L’inganno della “pace giusta”

Mettere un aggettivo alla guerra per giustificarla e alla pace per allontanarla è prerogativa di quanti non ne vivono quotidianamente l’incubo. Per chi sta sotto le bombe è tutto ben più nitido: la guerra è sempre ingiusta e la pace è per definizione giusta. Giocare con le parole (prima con la guerra e oggi con la pace) significa nascondere ciò che veramente si vuole: vincere la guerra, costi quel che costi.