Volerelaluna.it
22/11/2019 di: redazione
«È passato un anno da quando, il 20 novembre 2018, un gruppo di uomini armati ha rapito Silvia Romano nel villaggio di Chakama, in Kenya.
La ricostruzione del rapimento presenta ancora molti lati oscuri. Le indagini hanno, finora, portato all’arresto di Adan Omar, Abdulla Gababa Wario e Moses Luwali Chembe, tre cittadini kenioti accusati di aver compiuto il sequestro e che risultano imputati a Malindi con l’accusa di rapimento di persona e di terrorismo.
In tutto questo periodo il governo italiano ha fornito poche informazioni, limitandosi a riferire che la questione era trattata secondo le vie tracciate dall’intelligence e non per quelle diplomatiche e che erano stati individuati il gruppo dei sequestratori e la dislocazione territoriale della prigionia.
A 12 mesi dal rapimento di Silvia Romano, il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Amnesty International Italia, Emergency, Un ponte per, Famiglia Cristiana, Mediterranea e Hic Sunt Leones hanno lanciato un appello affinché Silvia Romano torni libera nel più breve tempo possibile. Le organizzazioni chiedono al governo italiano una dichiarazione ufficiale sullo stato delle indagini in corso e un impegno a 360 gradi affinché Silvia possa fare presto ritorno a casa.
Le organizzazioni, inoltre, hanno promosso una raccolta di messaggi di solidarietà che potranno essere lasciati sul sito di Amnesty International Italia, www.amnesty.it, a partire dal 20 novembre.
È necessario tenere alti i riflettori su questa vicenda e stringersi intorno alla famiglia Romano, nella speranza che possa riabbracciare Silvia nel più breve tempo possibile».
In poche ore, ha fatto sapere il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, sul sito dell’organismo umanitario sono già stati postati oltre 2.500 messaggi di solidarietà per la giovane donna milanese e la sua famiglia.