Osservatorio quindicinale

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Le notizie più importanti dall’Africa Subsahariana

16 giugno 2018

Tra gli eventi delle ultime settimane nel continente: le proteste in vista delle elezioni presidenziali di luglio in Mali; la revoca dello stato di emergenza in Etiopia; attacchi jihadisti in Mozambico; scioglimento della associazione del calcio del Ghana per uno scandalo di corruzione…

 

Africa Occidentale e Sahel

Gambia

  • Tre persone con l’AIDS hanno citato in giudizio l’ex presidente del Gambia, Yahya Jammeh, per essere state usate come cavie in una supposta cura per curare questa malattia. Hanno iniziato i trattamenti nel gennaio 2007, quando Jammeh annunciò la scoperta di una nuova cura, e nei successivi periodi di cura il presidente impedì loro di utilizzare antiretrovirali. Inoltre, hanno affermato di essere stati costretti a dichiararsi guariti. Questa causa contro Jammeh fa parte di altri contenziosi con il Ghana, Paese che sta cercando di estradare l’ex presidente per rispondere della morte di 44 cittadini del Ghana uccisi nel 2005 da un’unità paramilitare controllata dallo stesso Jammeh. L’ex presidente del Gambia è attualmente in esilio in Guinea Equatoriale da quando venne allontanato dal potere che aveva esercitato per 22 anni. Jammeh si vantava di avere i poteri per curare l’AIDS, ma anche l’infertilità, l’asma o l’epilessia.

Mali

Burkina Faso

  • Il Burkina Faso ha bandito la pena di morte dopo aver approvato un nuovo codice penale. Tuttavia, questo Paese l’aveva già abolita nei fatti dal 1988. Si associa così agli altri Paesi africani che l’hanno vietata negli ultimi 20 anni: Benin, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Togo, Repubblica del Congo, Burundi, Gabon, Ruanda e Madagascar.

Niger

  • Tre donne sono state protagoniste di un attacco suicida in una moschea la notte del 4 giugno a Diffa, una città a sud-est del Niger sul confine con la Nigeria. Questa regione è minacciata dal gruppo jihadista nigeriano Boko Haram, che l’ha attaccata per la prima volta il 6 febbraio 2015, e che ha visto la sua popolazione aumentare in modo massiccio a causa di tutti i nigerini e nigeriani che fuggono dalla violenza di Boko Haram dall’altra parte del confine. La regione di Diffa ha subìto nel tempo l’aumento della violenza del gruppo jihadista, passando da 496 incidenti nel 2016 a 777 nel 2017, con un aumento del 57%. Nell’attacco del 4 giugno, sono morte 10 persone, riunite in occasione del Ramadan.

Costa d’Avorio

  • Il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, non ha escluso un terzo mandato dopo l’attuale che si concluderà nel 2020, ma ha precisato che non deciderà fino al momento della presentazione delle candidature e in base alla situazione del Paese. Lo ha affermato in un’intervista pubblicata sulla rivista Jeune Afrique. La dichiarazione ha irritato l’opposizione, che ha considerato l’idea «incostituzionale, inaccettabile e irrealizzabile». La Costituzione, modificata nel 2016 e di cui Ouattara è stato il precursore, prevede solo due mandati, ma azzera il conteggio e di conseguenza non tiene conto delle elezioni del 2010 e 2015.
  • Nel contempo, Bouaké, la seconda città del Paese con quasi 800.000 abitanti, è già da tre mesi senza acqua.

Ghana

  • L’Associazione di Calcio del Ghana è stata sciolta e tutte le attività sono state sospese a tempo indefinito dopo uno scandalo di corruzione che coinvolge l’alta direzione dell’associazione, ma anche l’Autorità nazionale per gli sport. Il caso è stato scoperto dal giornalista Anas Aremeyaw Anas.

Nigeria

  • La prima economia africana ha introdotto lo yuan come seconda valuta commerciale. Ora, oltre al dollaro, alla sterlina e all’euro, gli importatori nigeriani potranno fare le loro transazioni con la valuta cinese. Il dollaro dovrebbe continuare a rappresentare una parte importante delle riserve nigeriane, ma la sterlina inglese e l’euro cederanno il passo per lasciare un posto sempre più importante allo yuan. Il Ghana e il Sudafrica utilizzano già lo yuan nelle loro riserve e lo scorso maggio altri 14 Paesi africani si sono incontrati per studiare la possibilità di adottare la stessa scelta. La Cina è il più importante socio in affari dell’Africa. Il gigante asiatico è interessato alle materie prime del continente africano, in cambio di finanziamenti e di infrastrutture.
  • Numerosi parlamentari nigeriani hanno minacciato il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, di ricorrere all’impeachment se non prenderà misure forti per le due principali promesse elettorali per le quali è stato eletto nel 2015: la fine della corruzione e il ripristino della sicurezza nel Paese.
  • Per quanto riguarda l’insicurezza, sono morte oltre 20 persone nello Stato di Zamfara, nella Nigeria settentrionale, in un attacco attribuito ai ladri di bestiame entrati nel villaggio di Zanoka sparando e incendiando le case. Inoltre, va segnalato il rapimento di 30 persone operato da bande armate nello Stato da Kaduna, anch’esso nel nord.
  • Finalmente, tre mesi fa, la Nike ha rivelato il design dell’uniforme che la Nigeria indosserà durante la Coppa del Mondo di calcio in Russia nel 2018. Il 1 giugno sono state messe in vendita a Londra e sono esaurite in 15 minuti.
    CNN Africa

Africa Centrale 

Camerun

  • Nei territori di lingua inglese del Camerun, praticamente tutti i giorni avvengono scontri tra le forze di sicurezza camerunensi e gruppi armati indipendentisti. Amnesty International ha denunciato le violazioni dei diritti umani che si stanno verificando nelle regioni nord-occidentali e sud-occidentali:
    Amnesty West Africa

Repubblica Democratica del Congo

  • Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (12 giugno 2018) ci sono stati 66 casi di Ebola in Repubblica Democratica del Congo (38 confermati, 14 probabili, 14 sospetti e 28 deceduti). Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato il 10 giugno che è «cautamente ottimista sul fatto che possiamo circoscrivere in fretta l’epidemia», sebbene questa non sia ancora sotto controllo.
  • Un membro del movimento cittadino “Lotta”, l’attivista Luc Nkulula, è morto nella notte di domenica 10 giugno, nell’incendio della sua casa. L’origine dell’incendio è sconosciuta e i suoi compagni non escludono che sia stato un crimine doloso. Inoltre, un partito vicino all’oppositore Katumbi ha accusato il potere di aver devastato il suo quartier generale a Lubumbashi, la seconda città più grande della Repubblica Democratica del Congo.
  • La Corte penale internazionale ha ordinato il rilascio provvisorio del vicepresidente congolese, Jean Pierre Bemba, assolto da crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Tuttavia, il caso di corruzione di testimoni è ancora in sospeso, e nel caso fosse riconosciuto colpevole avrebbe già scontato oltre l’80% della pena massima possibile.

Guinea Equatoriale

  • Il leader di “Cittadini per il rinnovamento”, partito di opposizione bandito lo scorso 26 febbraio, ha dichiarato che un suo parente è stato assassinato nella prigione centrale di Malabo, la capitale della Guinea Equatoriale. Questa prigione, chiamata Spiaggia Nera, è nota per le sistematiche brutalità, le torture e le morti; mentre il regime di Teodoro Obiang, presidente al potere dal 1989, per la sua continua violazione dei diritti umani.

Africa Orientale e Corno d’Africa

Etiopia

  • Il parlamento dell’Etiopia ha approvato il 5 giugno, due mesi prima del previsto, la revoca dello stato di emergenza imposto dal governo lo scorso febbraio, per reprimere i disordini causati da un piano di riassetto di Addis Abeba, la capitale. I cittadini temono il coinvolgimento delle terre della regione di Oromiya.
  • Anche il governo dell’Etiopia ha deciso di dare applicazione all’accordo di Algeri del 2000 per porre fine al conflitto di confine tra questo Paese e l’Eritrea.

Kenya

  • La prima conferenza TED nella storia in un campo profughi. Si è svolta il 9 giugno a Kakuma, uno dei più grandi campi per rifugiati del mondo situato nel nord-est del Kenya e dove vivono 185.000 persone provenienti dal Sud Sudan, dalla Somalia, dall’Etiopia e dal Burundi.
  • Nella prima settimana di giugno, cento medici cubani sono arrivati in Kenya per lavorare, a seguito di un accordo di cooperazione tra i due Paesi. Tuttavia, una corte keniota ha temporaneamente sospeso l’accordo e le attività fino a quando non verrà stabilita la legalità dei contratti. Tre medici keniani disoccupati hanno intentato una causa sostenendo che i medici cubani non hanno il permesso a esercitare la professione sino a quando il Dipartimento per l’immigrazione non avrà concesso il permesso di lavoro. Il settore medico del Kenya critica questa decisione del governo con l’argomento che, anche se è vero che c’è una mancanza di personale medico nel Paese, ci sono anche 1400 medici kenioti in attesa di un lavoro dal maggio 2017.
  • A Nairobi, si è verificato ancora una volta il crollo di un edificio, nel quale sono morte tre persone, una delle quali incinta. È una storia ricorrente nella capitale del Kenya perché nei sobborghi la costruzione degli edifici frequentemente non soddisfa gli standard di sicurezza dei lavori e dei materiali usati per le costruzioni, rendendo le abitazioni vulnerabili alle forti piogge. Nel dicembre 2017, il dipartimento competente per la verifica degli alloggi ha concluso che 600 case di Nairobi non erano in condizione di essere abitate.
  • Infine, due notizie curiose. Un falegname keniota chiede che il governo paghi quasi due milioni di dollari per due sedie presidenziali non pagate da lui scolpite nel 1992. Il presidente Uhuru Kenyatta ha assicurato che sottoporrà gli alti funzionari a un test con poligrafo (la “macchina della verità”) per verificarne l’integrità e combattere la corruzione.

Burundi

  • Pochi giorni dopo l’approvazione del cambio di Costituzione attraverso il referendum tenutosi il 17 maggio, che permetterà a Pierre Nkurunziza di rimanere al potere fino al 2034, una sua dichiarazione ha creato sorpresa affermando che sosterrà il nuovo presidente della Repubblica alle elezioni del 2020. Parole ambigue che non escludono la sua permanenza.

Zimbabwe

Mozambico

  • Cinque persone sono morte nel nord del Mozambico, vicino al confine con la Tanzania, nel corso di due nuovi attacchi del gruppo jihadista mozambicano che porta lo stesso nome dell’organizzazione jihadista somala, Al Shabab, ma con la quale non è ancora dimostrata alcuna relazione. In meno di un mese, circa 37 persone sono morte durante gli attacchi di questo gruppo.

Africa Australe

Sudafrica

  • Cinque persone sono morte in un nuovo incidente in una miniera d’oro a Westonaria, situata a pochi chilometri da Johannesburg, nel nord-est del Sudafrica. Questi incidenti nelle miniere sono ricorrenti in Sudafrica. All’inizio del mese di maggio morirono sette dei tredici minatori intrappolati in un’altra miniera della stessa compagnia, Sibanye-Stillwater. Il 1 giugno un altro minatore morì nella miniera di Driefontein, anch’essa della stessa compagnia. Sibanye-Stillwater è il più grande produttore di oro sudafricano ed è tra i 10 più importanti produttori di oro nel mondo. La società ha visto il prezzo delle sue azioni precipitare circa il 28 per cento in maggio e nei primi di giugno dichiarando che i “recenti incidenti sul lavoro” sollevavano preoccupazioni degli investitori.
  • Il 14 giugno sono morte due persone e numerose altre sono state ferite a coltellate in una moschea a Malmesbury, vicino a Città del Capo, nel sud-ovest del Sudafrica. L’aggressore è stato ucciso dalla polizia. Va ricordato che anche il 10 maggio un imam era stato ucciso e due persone gravemente ferite in un attacco con un coltello in una moschea nel circondario di Durban, nel nord-est del Paese.

Swaziland (ora eSwatini)

 

Madagascar e gli Stati delle isole

  • Il Madagascar ha già un governo di coalizione per organizzare le elezioni presidenziali anticipate che dovrebbero tenersi entro la fine dell’anno. Questo governo è sorto a seguito della decisione dell’Alta Corte costituzionale che non ha dimesso il presidente al potere dal 2013, Hery Rajaonarimampianina, come richiesto dall’opposizione, ma ha stabilito lo scioglimento del governo da sostituire con un altro la cui composizione sia proporzionale ai risultati dell’ultime elezioni legislative nel 2013. Queste misure cercano di risolvere la crisi politica in cui il Paese si trova da più di due mesi.

da lamarea.com
Traduzione di Fulvio Perini

Gli autori

lamarea.com

La Marea è il nome di una rivista mensile cartacea spagnola e di un quotidiano digitale (lamarea.com) editi da MásPúblico S. Coop, una cooperativa di lettori e di lavoratori nata nel dicembre 2012, con l'obiettivo di un giornalismo rigoroso e impegnato nell'approfondimento politico e culturale.

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