C’è voluto un intervento diretto del Presidente della Repubblica per fermare la bulimia di un ministro di polizia ammalato di odio.
Comunicato Osservatorio Solidarietà
Grazie al presidente Mattarella per l’intervento su nave Diciotti: resta ai nostri occhi garante della separazione dei poteri e del rispetto dell’obbligo di solidarietà sancito dalla Costituzione
Associazioni della società civile, intellettuali e attivisti hanno sottoscritto l’appello lanciato da Osservatorio Solidarietà al Presidente della Repubblica, perché lo stato di diritto non venga calpestato dalla guerra ai profughi e allo solidarietà dichiarata dal ministro dell’Interno. Tra i firmatari il giornalista Adriano Sofri, lo storico Adriano Prosperi, il presidente della Casa della carità Don Virginio Colmegna, la filosofa Donatella Di Cesare, il presidente di libertà e Giustizia Tomaso Montanari, il presidente di Carta di Roma Valerio Cataldi, il magistrato Livio Pepino, la filosofa Roberta De Monticelli, il professore di diritto costituzionale Francesco Pallante.
Prendiamo atto dell’intervento della Presidenza della Repubblica in difesa dei diritti delle persone e del quadro costituzionale che afferma il principio di separazione dei poteri. Restiamo vigili sul terreno del rispetto della legalità costituzionale, con la consapevolezza che gli “incidenti” verificatisi nelle ultime settimane nella gestione delle attività di soccorso nel Mediterraneo centrale possono ripetersi. Rinnoviamo l’appello alla Presidenza della Repubblica a svolgere con immutata attenzione il Suo ruolo di garanzia dell’effettiva attuazione dei principi costituzionali e delle Convenzioni internazionali. Il principio di legalità e il richiamo alla solidarietà sociale potranno così valere per tutti e contrastare ogni tentativo di discriminazione e di incitazione all’odio.
Continueremo a raccogliere sottoscrizioni all’indirizzo: osservatoriosolidarieta@gmail.com
L’Osservatorio aveva indirizzato al Presidente della Repubblica la seguente Petizione:
FACINOROSO É CHI, RESPINGENDO I PROFUGHI, CALPESTA LO STATO DI DIRITTO
Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
ci rivolgiamo a Lei come alla massima autorità a garanzia del rispetto delle Istituzioni repubblicane e della Costituzione, per chiederLe se è possibile – in questa Italia in cui ci sentiamo sempre più spaesati, dove i porti si chiudono davanti ai naufraghi e i soccorritori vengono trattati come criminali – che un ministro dell’Interno si arroghi la competenza di decidere il respingimento di profughi soccorsi in mare o l’arresto di chi – accusato al momento solo da un tweet del Ministro delle Infrastrutture – viene marchiato come «facinoroso» per essersi ribellato, senza arrecare alcun danno a cose o persone, alla prospettiva di essere riportato in Libia, un Paese dove l’uso della tortura e della compravendita di esseri umani è stato acclarato anche dall’ONU.
«Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette». Chiediamo a Lei: può un ministro del nostro Paese pronunciare una simile frase? Ogni singola parola di questa frase è un attacco alla nostra vita civile e democratica, e alla indipendenza della Magistratura.
Vediamo vacillare l’eredità politica, giuridica e umana che ci è stata consegnata dai Padri costituenti, la separazione tra Poteri e la centralità della solidarietà richiamata nell’art. 2 della nostra Costituzione. Quel che sta succedendo fa impallidire la nera pagina di storia europea dei profughi ebrei della nave Saint Louis, che non vennero perlomeno mai considerati criminali da sbarcare in manette, ma rimasero come fantasmi della colpa degli Stati europei soggiogati dal nazifascismo.
Per questo ci appelliamo a Lei, che è garante della nostra convivenza civile: chiediamo che la pietas, la giustizia, l’inviolabilità dei diritti fondamentali ed il principio di separazione dei poteri continuino a essere la base della nostra vita democratica di cittadini, dove nessuno può essere marchiato come «facinoroso» – sinonimo di delinquente, incline alla violenza e alla rissa – per aver reagito con terrore alla prospettiva di essere riconsegnato ai propri carcerieri dopo essere fuggito da persecuzioni, scampato alla tortura e sopravvissuto alla morte in mare.
Dai documenti ufficiali finora pubblicati, quel che emerge con chiarezza non è una presunta aggressione subita dall’equipaggio della nave da parte dei naufraghi, ma il loro «stato di agitazione» quando «alle 23:00 circa, qualcuno dei migranti in possesso di telefoni e GPS ha accertato che la nave dirigeva verso sud».
Quel che i documenti certificano è un’operazione che si stava configurando come un respingimento collettivo operato sotto il coordinamento del MRCC di Roma (dalle ore 22, si legge nel messaggio inviato dal rimorchiatore alla Guardia costiera italiana, la Vos Thalassa dirigeva verso «il punto di incontro con la motovedetta libica»), in violazione del principio di non refoulement sancito dalla Convenzione di Ginevra.
Chiediamo a Lei, signor Presidente, di adottare le misure necessarie per restituirci un Paese non sfigurato da spinte che – senza il necessario bilanciamento dei poteri e dei ruoli istituzionali – rischiano di portare allo strappo di principi costituzionali alla base dello stato di diritto e alla violazione delle convenzioni internazionali sottoscritte dal nostro Paese.
Con gratitudine
Osservatorio Solidarietà Carta di Milano
ADIF – Associazione Diritti e Frontiere
Associazione Laudato si’ – Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale
Casa della carità di Milano
Costituzione Beni Comuni
Lunaria
Cronache di ordinario razzismo
Un ponte per
Prima le persone
L’Altra Europa con Tsipras
DiEM25 Milano
Associazione per i diritti umani
Adriano Sofri, giornalista
Adriano Prosperi, storico, membro dell’Accademia dei Lincei
Don Virginio Colmegna, presidente Casa della Carità di Milano
Donatella Di Cesare, filosofa
Tomaso Montanari, presidente Libertà e Giustizia
Valerio Cataldi, presidente Carta di Roma
Livio Pepino, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e presidente di Magistratura Democratica
Francesco Pallante, professore associato di Diritto costituzionale all’Università di Torino
Francesco Martone, già senatore della Repubblica, presidente In difesa di
Roberta De Monticelli, filosofa, Università San Raffaele di Milano
Alessandra Ballerini, avvocato
Fulvio Vassallo, avvocato, presidente ADIF
Annamaria Rivera, antropologa
Milena Santerini, professoressa di Pedagogia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, No Hate Parliamentary Alliance del Consiglio d’Europa
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC
Raffaella Bolini, ARCI
Ivano Marescotti, attore
Piero Basso, presidente Costituzione Beni Comuni
Franco Calamida, già deputato del Parlamento italiano
Vittorio Agnoletto, medico, già eurodeputato
Emilio Molinari, già senatore della Repubblica italiana ed eurodeputato
Massimo Torelli, L’Altra Europa con Tsipras
Marco Revelli, sociologo, L’Altra Europa con Tsipras
Maria Grazia Meriggi, storica, Università di Bergamo
Mario Sommella, presidente Prima le persone
Stefano Galieni, responsabile migrazione PRC
Nicole Corritore, giornalista
Antonella Leto, restauratrice
Francesca Lacaita, insegnante, DiEM25 Milano
Mario Agostinelli, presidente associazione Energia Felice
Link alla petizione sulla piattaforma Change.org: https://www.change.org/p/sergio-mattarella-facinoroso-e-chi-respingendo-i-profughi-calpesta-lo-stato-di-diritto-167ebe1a-bd35-4236-84e7-2ecdeff48b92