Montagne e Aree interne: che fare?

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L’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani (Uncem) ha creduto fortemente dal 2013 nella Strategia per le Aree interne. Ma oggi, per crescere e consolidarsi, essa deve diventare la Strategia per le Montagne e le Aree interne, recuperando una nuova visione progettuale e operativa, oltre che istituzionale. Da questa convinzione nascono le proposte contenute in questo dossier (https://uncem.it/verso-la-nuova-strategia-per-le-montagne-e-le-aree-interne-dossier-uncem/).

Mai come oggi, il Paese ha necessità di una Strategia di svilup­po efficace (una sola, come il Plan de Recuperacion spagnolo e l’Avenir Monta­gne francese) che dia ai territori interni e montani del Paese – nella piena attuazio­ne dell’articolo 44 della Costituzione – strumenti per definire percorsi di sviluppo che fermino spopolamento, desertificazione, impoverimento, abbandono, fragilità.

La Strategia nazionale per le Aree interne – dal 2013 a oggi – ha avuto meriti molto importanti. Quattro in particolare:

  1. è riuscita a catalizzare su di sé e sui territori verso cui ha indirizzato la propria azione una attenzione estesa nelle istituzioni, nelle agenzie, nelle accademie e anche nella opinione pubblica;
  2. ha dato un contributo formidabile a organizzare le istanze dei territori nella forma di strategie artico­late e mature, capaci di mobilitare attenzioni e partecipazioni da parte degli attori locali e di avviare/rafforzare interessanti proces­si di cooperazione istituzionale. Ha permesso di superare logiche storiche di assistenzialismo verso alcuni territori più periferici e ha consentito di dotarsi di una “strategia”, con una visione e una prospettiva di intervento che va oltre singoli progetti e anche al drenaggio di singole progettualità nel quadro della Programma­zione comunitaria;
  3. ha evidenziato che essa non è una soluzione solo per il Sud ma una Strategia per tutto il Paese. Non è un tema trascurabile, e Uncem l’ha più volte spiegato, anche in occasione dell’intenso lavoro fatto in vista della stesura definiti­va del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Le sperequazioni “nord-sud” nel Paese, si uniscono a forti e crescenti sperequazioni tra aree urbane e aree interne. Che la Strategia sia per il nord, per il sud, per il centro, come per le isole deve essere chiaro a tutti i livelli istituzionali coinvolti;
  4. ha unito, nelle 72 aree pilota, volontà decisionali e programmatorie dell’a­rea (grazie alla concertazione tra Enti pubblici, imprese, terzo settore, università, comunità del luogo) alla guida “dall’alto” e di indirizzo da parte di sociologi, economisti, giuristi. E ha sottolineato la necessità che i Comuni lavorino insieme, siano uniti in Unioni o Comunità montane, siano “non campani­listi”, attuino di fatto l’articolo 13 della legge 158/2017 sui piccoli Comuni. Questo è decisivo sempre in tutte le aree montane e interne del Paese.

Ma la Strategia Nazionale Aree Interne ha conosciuto, dal 2013 a oggi, molte criticità: a) i tempi molto lunghi richiesti per la elaborazione delle Strategie d’Area e per la loro successiva attuazione; b) un avanzamento della spesa del tutto insoddisfa­cente nella sua progressione temporale; c) il sovrapporsi di classificazioni di Comuni che rischia di confondere gli Enti territoriali e gli stessi legislatori; d) l’introduzione di un nuovo “status geografico” delle aree interne, intendendo per esse quelle periferiche, invertendo un comune senso geografico che le vedrebbe “esterne” ai centri urbani e ai “poli”; e) l’insufficiente coinvolgimento degli Enti Parco e delle Comunità montane; f) il carattere sperimentale ed eccezionale delle iniziative proposte; g) una serie di difficoltà di natura burocratico-amministrativa nelle relazioni tra territori locali, Regioni e Amministrazioni centrali; h) una certa imprecisione e inadeguatezza nella definizione della geografia delle aree interne; i) i ritardi nell’intervenire, con appo­site risorse, per sostenere con stanziamenti importanti le imprese dei territori montani.

In questo contesto si collocano, anche per aprire una discussione, le proposte tese a realizzare un salto di qualità contenute in questo dossier.

Per accedere al dossier: https://uncem.it/verso-la-nuova-strategia-per-le-montagne-e-le-aree-interne-dossier-uncem/

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