Il cinico tira e molla intorno alle navi dei profughi e alle ONG, ha rilanciato il dibattito sull’immigrazione. A sinistra ci si limita ad auspicare una gestione più umanitaria degli effetti dell’emigrazione (più accoglienza… ma anche più campi), mentre soltanto a destra si agita la questione delle cause, con uno degli slogan più ipocriti di tutti i tempi (aiutiamoli a casa loro).
Ma se piuttosto che inventarci fantomatici aiuti lasciassimo in pace l’Africa e il Medio Oriente? Se la prima invasione cui porre termine fosse quella del grande capitale Europeo?
E qual è il vero obiettivo delle attuali politiche migratorie? Certo non quello di fermare i flussi, quanto piuttosto selezionare, umiliare, indebitare, mettere in ginocchio una classe di futuri lavoratori ricattabili destinati al supersfruttamento.
Ascolta l’intervento di Pietro Basso, già professore di Sociologia generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ai microfoni di Radio Black Out