Dopo oltre trent’anni un’importante scrittrice messicana contemporanea trova le parole per raccontare la vita della sorella: si tratta di Liliana Rivera uccisa a vent’anni a Città del Messico da un ragazzo con cui aveva avuto una complicata storia d’amore che risaliva ai tempi delle scuole superiori. Un caso purtroppo ordinario di femminicidio, reso unico dalla forza espressiva di questa autrice che letteralmente libera dal silenzio una storia avvolta da un dolore privato troppo profondo e la consegna nel suo valore universale di testimonianza a chiunque sappia ascoltare. C’è anche molto di bello nel mondo di Liliana e dei suoi amici, a loro volta interrogati a distanza di anni per rievocare quegli anni decisivi, quelli della giovinezza e del futuro accecante che si spalanca.
È un libro che mozza il fiato, non offre consolazioni. Liliana e la sua invincibilità negata rimangono nel cuore, come l’inarrestabile ricerca di giustizia di una sorella per tutte le sorelle.
segnalazione di
Filippo Scisciani
libraio di Binaria
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