Tatiana Tibuleac, L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi (Keller Edizioni, 2023)

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Ci si può riconciliare con la vita? Superare la scomparsa di una sorella e la malattia di una madre?

L’inizio è duro, tutto l’odio verso chi non ha saputo amare il proprio figlio trasuda dalle prime pagine. Aleksy ricorda l’ultima estate passata con sua madre in fuga dall’uomo che l’ha abbandonata, meta un paesino nella profumata campagna francese. La fame d’amore di Aleksy, rifiutato dopo la morte della sorellina, gli fa vedere la madre come brutta, sciatta, stupida, un solo pensiero, la vorrebbe uccidere. Ancora una volta però, è l’amore a salvare da un passato di sofferenza, a salvare persino dalla morte che rende finalmente bella una madre ritrovata e perdonata. «”Mia madre, nonostante fosse quasi sparita, era indescrivibilmente bella. La sua faccia, che in passato aveva il triplo mento, si era sciolta e adesso ne rimaneva solo un triangolo con due punti verdi…». Vita e morte si intrecciano con amore e perdono per costruire un futuro di consapevolezza. Pagine che scorrono e a tratti fanno sorridere, a tratti commuovono.

Segnalazione di

Martina Franchino
libraia di La Casa dei Libri
corso Laghi, 31, Avigliana (Torino)
tel. 011.9320999

lacasadeilibri@gmail.com

Gli autori

Martina Franchino

Martina Franchino, libraia, è titolare della libreria La Casa dei Libri di Avigliana

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