Tredici donne anziane con i loro desideri e i loro segreti per tredici racconti. Una esordiente di settantasette anni per un libro che coinvolge, fa sorridere e piangere, riflettere sulla visione che spesso si ha delle donne oltre una certa età.

Il corpo si riprende il suo spazio tra le righe, così come la giovinezza che ognuno di noi custodisce anche all’interno di un guscio ormai consunto dal tempo. «Adesso non possiedo nulla, tranne, suppongo, il mio corpo e la mia mente, così come sono dopo decenni di utilizzo. Mal utilizzo, talvolta. Ma almeno, grazie a Dio, sono stati utilizzati e non li ho sprecati. Certo questo a mio figlio non posso dirlo…».

Segnalazione di

Martina Franchino
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