Grande romanzo sulla dimenticata tragedia armena. Primavera 1915, Antiochia, Impero ottomano. Gabriel Bagradian, armeno da tempo stabilitosi all’estero, è in visita nel villaggio natale con la moglie francese e il figlioletto quando il governo ottomano dà inizio alla deportazione e allo sterminio del suo popolo. Le comunità che abitano alle pendici del monte Mussa Dagh decidono di combattere. Gabriel Bagradian, l’intellettuale che ha studiato alla Sorbona, a guidare l’eroica resistenza. Indimenticabile romanzo storico, profetica denuncia di tutti i genocidi.
Segnalazione di
Federico Bena
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