Ripubblicato da poco da Sur, Morire in California è un romanzo del 1973 di un autore considerato “commericale” negli USA e sfruttato spesso dal cinema. In effetti il romanzo è asciutto, essenziale e cinematografico, ma allo stesso tempo rende con precisione e profondità il dolore del padre che va in California a recuperare la salma del figlio suicida. Nella ricerca della verità, il padre entra in contatto con le comunità hippies della west coast, con ricchi politici e imprenditori di una Santa Barbara opulenta e corrotta, ma soprattutto si trova a fare i conti con le sue radici, l’educazione con cui ha cresciuto i figli nell’America rurale di quegli anni e con gli sconvolgimenti sociali del post Sessantotto di cui la California si fa specchio e catalizzatore. Un romanzo epico, ricco, malinconico, squisitamente disturbante.

Segnalazione di

Matteo Poletti
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