In un mondo dove il lavoro ha perso ogni valore umano, dove si è tornati a stipendi da fame e condizioni lavorative terribili, leggere il sogno della famiglia Crespi ci fa quasi sperare in qualcosa. Sulle rive dell’Adda Cristoforo Crespi ha un grande sogno: costruire un cotonificio all’avanguardia, ma soprattutto un villaggio per i suoi operai. Un villaggio che abbia la scuola, dei giardini, una chiesa. Siamo nel 1877 e questo villaggio oggi è patrimonio dell’Unesco. La storia segna le pagine, dai moti per il pane del 1898 alla prima guerra mondiale che si affaccia sulle campagne e infine l’avvento del fascismo.
Accompagnano la lettura il fiume e la nebbia, personaggi silenziosi e descrizioni naturalistiche meravigliose. Ancora una volta le donne affiancano con forza le imprese degli uomini, ancora così centrali in quegli anni e spesso, con la loro presenza, segnano il corso degli eventi.
Segnalazione di
Martina Franchino
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