“Punto di Fuga” dello scrittore russo Mikhail Shishkin è un racconto epistolare: lettere d’amore tra due giovani innamorati separati dalla guerra. Volodja ne racconta la brutalità e Sashka, rimasta a casa, descrive la vita ordinaria in una città sovietica dell’inizio del secolo scorso. Ma scrivono anche con nostalgia di episodi vissuti insieme e ricordi intensi di tempi diversi. Che sorpresa scoprire che oltre che distanti nello spazio lo sono anche nel tempo! Quello che conta veramente è la memoria e le parole che conducono in quel luogo dove anche due esistenze parallele possono incontrarsi: «Per esistere devi vivere, non nella tua mente, che è così inaffidabile… ma in quella di un’altra persona, e non una persona qualunque, ma quella che ha a cuore la tua esistenza».
segnalazione di
Filippo Scisciani
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