Una vita insieme, un amore travolgente e poi il vuoto, il dolore così forte da percepirlo sulla pelle. Angelita si ritrova vedova, distrutta, sola, in una grande casa dove Fabrizio ha condiviso con lei la felicità, gli amici, l’arrivo del figlio Marco.
Stefania Nardini ci racconta, con una tagliente maestria, la complessità degli anni della lotta armata, attraverso un segreto celato per tutta la vita, che solo la morte e il dolore riportano a galla. Non sempre conosciamo veramente chi ci sta accanto, non sempre cogliamo la sofferenza profonda che può nascondersi nel passato di ognuno di noi. Scoprire il non detto può a volte essere un dolore ancora più forte della perdita, ma forse alcune storie sono come il Mistral, «vento di tutti i venti. Tre giorni, o forse cinque. Non si sa. E non si deve sapere. È un mistero affascinante intriso di storie rapite dalle maree del tempo. Ma il tempo non torna. È affidato alla memoria».
Angelita rinasce, in una Marsiglia che Stefania Nardini ben conosce, città dalla splendida luce, dove il vento in un attimo spazza via le nuvole e l’aria profuma di sale.
segnalazione di
Martina Franchino
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