Volerelaluna.it
30/03/2023 di: Riccardo Barbero
In un precedente post (https://volerelaluna.it/lavoro/2023/03/09/gkn-un-caso-esemplare-di-protagonismo-operaio/) si è cercato di spiegare il senso della lotta dei lavoratori della GKN e si è annunciata la manifestazione nazionale convocata a Firenze per sabato 25 marzo, il cui appello di adesione ha visto la sottoscrizione di più di 300 personalità della politica, della cultura e dell’associazionismo e di circa 200 organizzazioni politiche, culturali e associative, distribuite su tutto il territorio nazionale (www.insorgiamo.org).
L’attesa per la manifestazione era alta, perché si voleva verificare la tenuta della partecipazione alla lotta, dopo quasi due anni dalla chiusura dell’impianto, e l’ampiezza del movimento di solidarietà, che il comitato dei lavoratori ha saputo costruire attorno a sé in tutto questo tempo. Il risultato della giornata del 25 marzo è stato ampiamente positivo per entrambi gli aspetti. Secondo i giornali hanno partecipato al corteo dalle 10 alle 15 mila persone, provenienti non solo da Firenze ma anche da molte località italiane; gli abitanti dei quartieri popolari, attraversati dalla manifestazione, hanno espresso esplicitamente forte condivisione e sostegno alla lotta. La tattica della “rana bollita” a fuoco lento – così la definiscono i lavoratori ex GKN – messa in atto dalla finanziaria Melrose, prima, e da Borgomeo, poi, non è finora riuscita: la lotta prosegue e si dota di nuovi obiettivi e nuove scadenze.
Come si è detto nel post precedente, il comitato dei lavoratori in lotta ha elaborato un piano di riconversione industriale insieme a tecnici ed esperti solidali che cerca di tenere insieme la valorizzazione delle competenze professionali dei lavoratori e l’esigenza di riconvertire la produzione in una prospettiva ecologica. I lavoratori ex GKN hanno l’ambizione di continuare a coinvolgere le persone e le associazioni, che li hanno aiutati a resistere per oltre un anno e mezzo, nella gestione di una fabbrica socialmente integrata e sostenibile: il piano di reindustrializzare dell’ex GKN prevede, infatti, la produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e cargo bike a ridotto impatto ecologico. Il sogno del comitato di fabbrica è quello di realizzare questo piano con il coinvolgimento dei sostenitori e delle sostenitrici che aderiranno a una campagna di crowdfunding finalizzata a dar vita alla prima fabbrica recuperata italiana interamente ispirata a principi di giustizia sociale e ambientale.
Il piano potrà essere avviato grazie alle risorse raccolte durante la campagna di crowdfunding sostenuta da Banca Etica, ARCI e Fridays For Future Italia. La campagna si articolerà in due fasi. La prima fase, iniziata in questi giorni sulla pagina di Produzioni dal basso (https://www.produzionidalbasso.com/project/gkn-for-future/) durerà fino al 2 maggio 2023 e raccoglierà le donazioni di tutti/e coloro che vorranno concretamente solidarizzare con la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici GKN e contribuire alla capitalizzazione della cooperativa, che dovrà gestire il piano di reindustrializzazione, e al consolidamento della “Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo”. La raccolta di fondi ha già raggiunto, in pochi giorni, ottimi risultati: ad oggi (27 marzo) sono stati donati 36 mila euro (su un obiettivo finale di almeno 75 mila) da circa 500 donatori. La seconda fase di equity crowdfunding, invece, verrà lanciata, in accordo con Banca Etica, ARCI nazionale e Fridays For Future Italia, su un portale dedicato, dopo l’estate 2023 e si avvarrà dei piccoli, medi e grandi investimenti di chiunque vorrà scommettere sul vero e proprio piano di re-industrializzazione.
Questi obiettivi ambiziosi danno la misura della posta in gioco e segnalano le difficoltà che la lotta operaia della ex GKN ha di fronte. E tuttavia quello che ancora una volta sorprende di questa lotta esemplare è la capacità di tenere botta e di rilanciare ancora su altri e nuovi piani di sviluppo. Proprio in questi giorni ha concretamente iniziato la sua attività il Gruppo di acquisto solidale della SOMS Insorgiamo, mentre ferve la preparazione del Festival internazionale della letteratura working class che si svolgerà all’interno dello stabilimento di Campi Bisenzio dal 31 marzo al 2 aprile. Anche queste iniziative dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, che la lotta dei lavoratori della ex GKN non svolge solo un sacrosanto ruolo difensivo, ma esprime un elevato livello di egemonia politica e culturale che guarda in avanti a un futuro possibile e auspicabile.
Per dettagli sulla campagna di crowdfunding e indicazioni sulle modalità per contribuire vai al link https://www.produzionidalbasso.com/project/gkn-for-future/