Il 29 aprile si è svolta, via web date le restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19, l’assemblea annuale di “Volere la luna”. Pubblichiamo di seguito la relazione introduttiva del presidente e il verbale.
I. relazione introduttiva del presidente
Apro la nostra assemblea (che ha all’ordine del giorno la discussione sull’attività svolta e le prospettive, i bilanci consuntivo e preventivo e l’integrazione del consiglio direttivo dopo le dimissioni di Fulvio Perini) con una premessa. L’assemblea non è quella che vorremmo: in particolare non possiamo tenerla in presenza a causa della situazione sanitaria e dei connessi divieti. Abbiamo aspettato fino all’ultimo (il termine statutario è il 30 aprile) per vedere se sia apriva un qualche spiraglio ma non è stato così. Abbiamo allora deciso di fare un’assemblea limitata alle incombenze non rinviabili prevedendone sin d’ora un’altra appena possibile, speriamo nella seconda metà di giugno, ameno parzialmente in presenza, con la discussione politica a tutto campo di cui abbiamo bisogno. Esaurita la premessa, vi ragguaglio, doverosamente seppur in estrema sintesi, sulla situazione dell’associazione.
1. Comincio con alcuni doverosi dati informativi di carattere per così dire tecnico:
– siamo allo scadere del terzo anno di vita dell’associazione (seppur trascorsi su quattro anni solari) e, partendo dai 29 soci fondatori del 27 marzo 2018, siamo arrivati al 28 febbraio (data a cui dobbiamo fare riferimento per la partecipazione all’assemblea) a 571 soci, di cui 30 nuovi iscritti tra gennaio e febbraio. I soci in regola con il pagamento della quota 2021 erano, il 12 aprile (cioè all’atto della convocazione dell’assemblea), 206, con uno scarto che interpreto in parte con il fisiologico distacco di alcuni iscritti e, in altra parte, con la circostanza che il pagamento della quota può avvenire in tutto l’arco dell’anno. La newsletter, che rappresenta il nostro bacino di riferimento, raggiunge 2.550 persone;
– la ripartizione territoriale dei soci vede una grande maggioranza (264, quasi la metà) di torinesi o piemontesi. Seguono la Toscana e la Lombardia (56 ciascuna), il Lazio (39), l’Emilia-Romagna (29), il Veneto (25). Non abbiamo nessun iscritto in Basilicata e Molise. Se vogliamo darci una dimensione davvero nazionale dobbiamo, evidentemente, estenderci in maniera più omogenea, anche promuovendo la costituzione di gruppi territoriali almeno nelle sedi più rappresentate;
– il nostro bilancio del 2020 (che è stato inviato a tutti i soci) vede entrate di 27.337 euro e uscite di 25.705 euro. Il bilancio preventivo del 2021 (redatto, come previsto dallo statuto, a inizio anno) prevede 20.500 euro di entrate e 20.000 di uscite. La differenza tra i due bilanci sta nel fatto che a consuntivo si sono aggiunte uscite (e corrispondenti entrate) inizialmente impreviste e imprevedibili (come il campeggio di Salviamo mari e monti), cosa che verosimilmente accadrà anche quest’anno. Le voci di entrata sono esclusivamente le quote associative (ordinarie o di soci sostenitori) e le donazioni, in particolare quelle continuative di 30 euro mensili che vanno sotto la voce “un caffè al giorno” operate da oltre 30 soci. Le uscite principali, oltre a quelle straordinarie, sono dovute alle spese per la sede di via Trivero, in particolare il canone di locazione di 3.000 euro annui (per l’esattezza 6.000 euro con deduzione di 3.000 annui per i prossimi 10 anni, a compensazione delle spese da noi sostenute, forfettariamente conteggiate) e alla gestione del sito, pur limitata alle spese vive e ai rimborsi spese per chi provvede, in particolare, alle immissioni degli articoli e all’iconografia;
– per quanto riguarda la sede di via Trivero stiamo ancora faticosamente cercando di definire un progetto di ristrutturazione, finanziato con il superbonus del 110%, che ci consentirebbe di risolvere, a costo zero, anche i problemi di riscaldamento;
– a settembre abbiamo modificato lo statuto acquisendo lo status di ODV (organizzazione di volontariato), che corrisponde a quel che facciamo e ci consentirà di beneficiare di agevolazioni tariffarie, della deducibilità fiscale delle donazioni, della possibilità di essere destinatari del 5 per mille (a partire dal prossimo anno), di un più agevole accesso a bandi pubblici e privati.
2. Passo a dati più contenutistici e politici concernenti le attività svolte nei tre nostri settori principali di intervento (ricostruzione di luoghi e forme di cultura politica, interventi di carattere sociale e culturale sul territorio, attività di informazione ed elaborazione politica attraverso il sito).
2.1. Parto dal sito che è il settore in cui maggiormente abbiamo realizzato gli obiettivi. Siamo partiti il 3 giugno 2018. Da allora:
– ci sono stati 2.198.930 accessi, pari a 60.000 ogni mese (con una punta di 160.000 nel novembre 2019) e, quindi, con una media di 2.000 al giorno (con una crescita costante);
– nel giorno in cui abbiamo raggiunto il picco (16 novembre 2019) ci sono stati 31.394 accessi. Nel mese in corso il picco è stato di 4.874, raggiunto il 10 (con 2.189 visite all’articolo di T. Montanari Mario Draghi tra cinismo e moralismo da salotto);
– l’articolo più letto in assoluto (Venezia muore annegata, ma non per il maltempo, di Tomaso Montanari, pubblicato il 14 novembre 2019) ha superato le 100.000 visualizzazioni mentre il più letto del mese in corso (Mario Draghi tra cinismo e moralismo da salotto, di T. Montanari) ne ha avute 5.012;
– in tutto abbiamo inserito 2.461 articoli (che hanno avuto 1.449 commenti) e, dunque tra i 2 e i 3 al giorno. In realtà il sabato e la domenica ne vengono inseriti meno o non ne vengono inseriti affatto anche perché la newsletter, inviata il venerdì, richiama gli articoli dei giorni precedenti;
– abbiamo avuto, sino ad oggi, un numero estremamente rilevante di autori: ben 391 (con un centinaio di collaboratori stabili), a dimostrazione che si è costruita una vera e propria ampia comunità di collaboratori.
Siamo attualmente impegnati nel potenziamento della redazione e della promozione.
2.2. Le considerazioni sul sito e sulle sue potenzialità rimandano al primo degli obiettivi che ci siamo posti: quello di contribuire a ricostruire luoghi e forme di cultura politica. La pandemia e il connesso lockdown hanno fortemente limitato le nostre attività al riguardo che si sono ridotte a una serie di contatti preliminari alla realizzazione di una rete di associazioni capaci di mobilitazione politica, a un ampio ciclo di incontri via web (ai cui video si può accedere dal sito), all’organizzazione – insieme ad altre realtà tra cui il CRS, la Fondazione Basso e il Controsservatorio Valsusa – di due importanti convegni su “Pensiero unico, dissenso, repressione”, alla campagna in atto – anche qui insieme ad altre organizzazioni – per una riforma elettorale in senso proporzionale.
2.3. La realizzazione di interventi sociali e culturali sul territorio è stata sperimentata solo a Torino, appoggiandoci alla casetta e al capannone di via Trivero, con alcuni significativi risultati iniziali, poi inevitabilmente limitati dal lockdown. Li ricordo in estrema sintesi dicendo da subito che di lì dobbiamo partire intensificando l’impegno:
– gli sportelli informativi di carattere legale, sanitario e sulla casa, istituiti prima del lockdown hanno continuato a funzionare grazie a un numero telefonico sempre attivo a cui risponde uno di noi che attiva, per la consulenza, il professionista competente. Non è la stessa cosa ma, sia pure con numeri ridotti, sta funzionando;
– continuiamo a collaborare con il progetto di aiuto alimentare attivato dal Comune con il concorso del Banco Alimentare e della Casa del quartiere e abbiamo attivato un servizio di “pasti sospesi” in collaborazione con il circolo dei Sardi A. Gramsci (con cui si sta realizzando un’ottima collaborazione);
– la biblioteca, allestita nell’infernotto della casetta, ha raggiunto i 7.812 libri (di cui 2.483 di sola letteratura, narrativa e critica letteraria), debitamente schedati, e la mostra fotografica “Lotte alla Fiat 1969-1980” (realizzata con fotografie inedite) è tuttora allestita nel capannone di via Trivero in attesa della (speriamo prossima) apertura al pubblico;
– dopo una lunga gestazione, nelle scorse settimane è stato varato il sito www.viatrivero.volerelaluna.it dedicato alle attività della casetta e alla situazione torinese che dovrà diventare un punto di riferimento per il quartiere e la città.
3. Restano tantissime cose da fare, per le quali abbiamo, comunque, messo almeno le premesse. Ne parleremo nella prossima assemblea, speriamo a giugno, e mi limito, dunque, qui, a un primo, incompleto, elenco:
– dobbiamo darci un’organizzazione adeguata allargando il gruppo dei più attivi, prevedendo, in particolare, responsabilità differenziate per il sito, per via Trivero e per il lancio dell’associazione a livello nazionale;
– dobbiamo far vivere via Trivero con una serie di attività capaci di coinvolgere il territorio;
– dobbiamo essere presenti sulla scena nazionale con un’iniziativa politica visibile e aggregante e costituendo nuclei dell’associazione in altre realtà del Paese;
– dobbiamo ulteriormente potenziare il sito.
Su questi e altri punti è importante, in vista dell’assemblea di giugno, l’emergere di ulteriori idee e segnalazioni.
4. Qui mi fermo aprendo la discussione generale e ricordando gli incombenti necessari dell’approvazione dei bilanci e della integrazione del direttivo, per cui il consiglio uscente, previo un non formale ringraziamento a Fulvio Perini, ha deliberato di proporre Francesco Pallante e Valentina Pazé (oggi attivi soprattutto nel sito).
Livio Pepino
II. Verbale dell’assemblea
L’anno 2021 il giorno 29 del mese di aprile alle ore 18.00, si è riunita via web, in seconda convocazione, l’assemblea dei soci per trattare e deliberare sul seguente ordine del giorno:
- Relazione sull’attività svolta. Discussione e proposte.
- Rendiconto finanziario al 31 dicembre 2020. Relazione illustrativa e deliberazioni conseguenti.
- Rendiconto preventivo 2021. Relazione illustrativa e deliberazioni conseguenti.
- Integrazione del consiglio direttivo a seguito delle dimissioni di Fulvio Perini.
- Varie ed eventuali.
L’assemblea, all’unanimità, nomina presidente Livio Pepino e segretario Ezio Bertok.
Il presidente rileva che la riunione è stata regolarmente convocata, che i soci presenti sono 29 e quelli regolarmente rappresentati 16, per un totale di 45 (a fronte di un numero totale di 206 soci in regola con il pagamento della quota associativa del 2021 alla data di convocazione dell’assemblea), come da prospetto allegato al presente verbale. Rileva quindi che l’assemblea è regolarmente costituita e in condizioni di deliberare e svolge la relazione che si allega al verbale.
All’esito della relazione intervengono i soci:
– Davide Lovisolo, che segnala l’opportunità di una collaborazione con l’associazione torinese Comunet;
– Enzo Di Dio, che illustra l’attività svolta nel sostegno alimentare e nella predisposizione dei “pasti sospesi” sottolineandone il segno politico e rappresentando la necessità del loro potenziamento;
– Giustino Scotto D’Aniello, che segnala l’opportunità di estendere lo “sportello casa” e di trasformalo in un “osservatorio sulla situazione abitativa a Torino”, capace di avanzare proposte anche in vista delle prossime elezioni amministrative;
– Gianfranco Ventrini, che sottolinea l’importanza e la positività di aprire nel capannone di via Trivero un’aula studio;
– Giovanni Costantini, che dà una valutazione positiva dell’attività svolta e auspica la costituzione di un gruppo decentrato a Milano;
– Sabrina Di Carlo, che prospetta un quadro di attività possibili in via Trivero (forno per la panificazione, aula studio, laboratorio per riparazione biciclette etc.);
– Giorgio Viarengo, che auspica una collaborazione tra Volere la Luna e il circolo De Amicis da lui presieduto.
Esaurita la discussione il presidente, dopo una integrazione della relazione da parte del tesoriere Rita Palumbo, mette in votazione il rendiconto economico finanziario relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2020 e il bilancio preventivo per l’anno 2021 predisposti dal tesoriere e approvati dal consiglio direttivo (allegati alla convocazione dell’assemblea). L’assemblea approva all’unanimità il rendiconto finanziario e il bilancio preventivo.
Il presidente, preso atto della mancanza di altre indicazioni o candidature, pone in votazione la proposta di integrare il consiglio direttivo con i soci Francesco Pallante e Valentina Pazé. L’assemblea approva all’unanimità, con l’astensione di Francesco Pallante.
Non essendovi altro su cui deliberare l’assemblea viene sciolta alle ore 19.45.