Cosa sono i beni comuni? Si inseriscono nello spazio del pubblico, del privato o rappresentano una terza via? In che modo veicolano un’alternativa al neoliberismo e alle sue politiche?
Il tema è complesso. Se affrontato in modo approfondito, e a tutto tondo, richiede la mobilitazione di molteplici competenze. Ma si tratta anche di un tema controverso, che nel recente passato è stato oggetto di accesi dibattiti e contrapposizioni anche tra coloro che condividono l’aspirazione ad arginare la pervasività della logica proprietaria.
“Volere la luna” ha chiesto ad alcuni studiosi di offrire un contributo sul tema sine ira ac studio, con l’intento di offrire una ricostruzione delle linee fondamentali del dibattito che si è svolto negli ultimi anni e di chiarire le alternative possibili, i nodi irrisolti, le potenzialità da esplorare.
I contributi spaziano dai profili di teoria politica (Leonard Mazzone) alla loro definizione teorica (Rocco Albanese), dalla prospettiva che intravede in essi l’emblema del superamento del paradigma proprietario a quella che li connette al “costituzionalismo dei bisogni” (Antonello Ciervo) per arrivare agli strumenti giuridici nei quali inquadrare i beni comuni (Sergio Foà e Virginia Viale). Chiude la rassegna il racconto e l’analisi di due esperienze che costituiscono altrettanti tentativi di rendere “comune” un bene e le pratiche che ruotano attorno ad esso: quella dell’Asilo Filangieri di Napoli (Ana Sofía Acosta Alvarado e Maria Francesca De Tullio) e quella della Cavallerizza di Torino (Jacopo Ricca).
(Alessandra Algostino e Valentina Pazé)
Sommario:
1. Oltre l’appropriazione. Pratiche, strategie ed esperimenti del comune, di Leonard Mazzone
2. I beni comuni tra immaginario giuridico e programma politico, di Rocco Alessio Albanese
4. La tutela amministrativa dei beni comuni, di Sergio Foà e Virginia Viale
5. L’Asilo Filangieri di Napoli, percorso pratico di una teoria in costruzione, di Ana Sofía Acosta Alvarado e Maria Francesca De Tullio
6. La Cavallerizza Reale di Torino: una storia emblematica, di Jacopo Ricca
Autrici e autori
Ana Sofía Acosta Alvarado ha lavorato nel Dipartimento di ricerca economica della Banca Centrale del Nicaragua e oggi è dottoranda presso il Centre d’Economie de l’Université Paris 13. La sua ricerca studia sul campo i processi decisionali nei beni comuni e il rapporto tra beni comuni e democrazia.
Rocco Alessio Albanese ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche presso l’Università di Pisa nel 2016. Dal 2017, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Ha fatto parte del gruppo di ricerca giuridica del progetto Co-City e attualmente, collabora con il gruppo di ricerca del progetto CO3 finanziato dal programma europeo Horizon 2020. È tra gli animatori del progetto politico Co.Mu.Net – Officine Corsare e tra i fondatori del portale ilcorsaro.info.
Antonello Ciervo è assegnista di ricerca in Diritto pubblico all’Università degli Studi di Chieti-Pescara “G. d’Annunzio” e avvocato cassazionista del foro di Roma. Collabora con la Fondazione Lelio e Lisli Basso.
Maria Francesca De Tullio è dottore di ricerca in Diritto costituzionale all’Università di Napoli Federico II su «Uguaglianza sostanziale e nuove dimensioni della partecipazione politica» e Post-doc presso l’Universiteit Antwerpen, nel progetto europeo «Cultural and Creative Spaces and Cities».
Sergio Foà insegna Diritto amministrativo all’Università di Torino, dove dirige il Master in «Diritto della pubblica amministrazione». I suoi principali temi di ricerca riguardano i beni, i servizi, i contratti pubblici e la giustizia amministrativa.
Leonard Mazzone è assegnista di ricerca in Filosofia sociale presso il Dipartimento di Studi politici e sociali dell’Università degli Studi di Firenze. Alla ricerca universitaria combina l’attività di formazione presso le scuole medie superiori di Torino e l’organizzazione di iniziative culturali per l’Unione culturale Franco Antonicelli, di cui è vicepresidente. È autore di “Una teoria negativa della giustizia” (Mimesis, 2014), “Il principio possibilità. Masse, potere e metamorfosi nell’opera di Elias Canetti” (Rosenberg & Sellier, 2017) e di “Introduzione a Elias Canetti. La scrittura come professione” (Orthotes, 2017) nonché di diversi contributi apparsi su riviste italiane e internazionali. È presidente del Collettivo di ricerca sociale della Rete italiana imprese recuperate.
Jacopo Ricca nato a Ivrea nel 1987 è giornalista professionista da alcuni anni, dopo essersi diviso tra filosofia e diritto. Scrive per la Repubblica.
Virginia Viale è laureanda con tesi in diritto amministrativo («La pubblica amministrazione condivisa: verso una costruzione giuridica») presso il Dipartimento di Giurisprudenza a Ciclo Unico dell’Università di Torino.
Complimenti vivissimi per questo bellissimo numero che abbiamo linkato al sito del Comitato Rodota’ http://www.generazionifuture.org. Molto importante che tutto iul mondo benicomunista resti connesso in questa fase drammatica per tessere una grande rete che ci protegga tutti!
Grazie ancora per il Vostro impegno e buon lavoro
Ugo Mattei, Presidente Comitato Rodota’
Chi paga per le insofferenze di chi ritiene di poter fare il proprio comodo sempre e comunque in piena pandemia?
Questo diritto finisce dove inizia il diritto del personale sanitario di non morire per tentare di salvare questi profili stravaganti.
Il bene comune in queste situazioni è il rispetto!