Dallo scorso 13 marzo è disponibile gratuitamente un sito web (www.tuttofiaba.it) all’interno del quale un gruppo di raccontatrici e di raccontatori di fiabe, novelle, filastrocche, disegni animati eccetera va proponendo dei video rivolti ai bambini dagli 0 ai 90 anni (e passa) costretti in casa dal Coronavirus. Non si tratta di un sito preconfezionato, ma un work in progress che, giorno dopo giorno, si va arricchendo di nuovi contributi video proposti da nuove amiche e nuovi amici.
Affermava Eraclito a proposito del gioco, di cui il racconto di “storie” è parte integrante: «L’eternità è un fanciullo che gioca, muovendo i pezzi sulla scacchiera: di un fanciullo è il regno». E Pier Aldo Rovatti, riflettendo sui significati nascosti di questa affermazione oggi ancora satura di significati, aggiunge: «Il mondo è un divenire: Il divenire è divenire nel tempo: è temporalità. Il tempo, e il divenire hanno la figura di un fanciullo che gioca. Il gioco è leggero, mentre la legge è pesante: C’è in riva al mare un fanciullo che gioca spostando qua e là i pezzi del suo gioco. Immagine di leggerezza, di innocenza, di casualità felice: quest’immagine così quotidiana ha qualcosa di “divino”. Il fanciullo che “gioca il mondo” mostra un aspetto oltreumano».
Lo stato di forzata clausura, cui il Coronavirus costringe oggi bambini e adulti, rende ancora più centrale e “terapeutica” nella vita di noi tutti ‒ fruitori e raccontatori ‒ la possibilità di “giocare questo mondo” pericolosamente abitato dal virus; e di farlo lasciandosi avvincere – almeno per qualche tempo ‒ dalle trame favolose e illusorie che fiabe e racconti non fiabeschi ci propongono. Osando sfidare, almeno di tanto in tanto, la lugubre pesantezza cui ci costringe il virus.
Con questo spirito ‒ e con la consapevolezza di svolgere attraverso questo gioco un servizio utile alle nostre udienze virtuali ma anche a noi stessi ‒ ci siamo mossi nei giorni scorsi, e continueremo a farlo, almeno finché ci troveremo costretti a casa.
Sono ormai quasi 60 le fiabe, i racconti, le filastrocche etc. che già oggi è possibile vedere e ascoltare sul nostro sito! Tutto questo materiale è stato offerto gratuitamente dalle raccontatrici e dai raccontatori che siamo riusciti a contattare nei giorni scorsi, nell’ottica del “dare – ricevere – contraccambiare”. Esattamente come si faceva d’estate sull’aja, e d’inverno intorno al braciere, nel filòs, o in qualsiasi luogo in cui si adunava una qualche udienza disposta a lasciarsi affabulare da quei “dolci aedi” che non mancavano mai nelle famiglie e nei gruppi di vicinato.
Se anche chi ci legge qui volesse aggiungersi, sempre gratuitamente, a noi può farlo inviandoci le proprie proposte in video: basta ricorrere all’app video del proprio cellulare, registrare il proprio racconto, controllare se è venuto bene, e inviarcelo.
Ovviamente noi ci riserviamo “insindacabilmente” di accoglierle o meno. Sappiamo che formalmente non è molto corretto, ma affinché ci possano comprendere i bambini e gli adulti di tutta Italia vi preghiamo di narrare le vostre storie usando l’italiano!!
Inviatecele a questo indirizzo dinange@gmail.com , o ‒ qualora fossero troppo pesanti ‒ usando la versione free, cioè gratuita di https://wetransfer.com/ sempre a dinange@gmail.com. Accludendo magari una vostra foto e 3 o 4 righe su di voi.
Grazie per l’attenzione! e .. osate dire la vostra, che io ho già osato dire la mia!