Guerra, petrolio e manovra. Soldi solo per le armi

Guerra, petrolio più caro, inflazione: la risposta del Governo è una manovra che non affronta alcun nodo e si concentra sul cuneo fiscale che riduce i costi alle imprese con modestissimi aumenti dei salari nominali. I sussidi pubblici rimpiazzano la scarsa capacità delle imprese di far crescere la produttività. Ma i soldi per le armi ci sono. È il nostro contributo al circolo vizioso tra guerra ed economia.

A destra di un governo tecnico

Al primo e vero banco di prova con i provvedimenti di bilancio, il Governo Meloni si rivela alla stregua di un qualsiasi governo tecnico. Prima le regole di bilancio (e i vincoli europei), poi le persone. E quel poco che c’è da spendere si spende per alleggerire le tasse a chi può pagarle e per non disturbare chi vive di profitti. Per non dire del rafforzamento della vituperata legge Fornero…

Violenze di polizia a Torino: una tradizione sabauda

A Torino, nei giorni scorsi, un corteo di studenti che protestava per l’arrivo di Giorgia Meloni in città è stato disperso dalla polizia con manganellate e cariche di inutile violenza. È, ormai, una sorta di tradizione sabauda. Ma ciò che ogni volta sorprende è il seguito giudiziario: contestazioni a pioggia di resistenza a pubblico ufficiale per i manifestanti e mai un rilievo per violenze ed eccessi di polizia.

Manifestare è la regola, reprimere l’eccezione

Per il Prefetto di Torino le violente cariche contro gli studenti che protestavano contro la presidente del Consiglio sono legittime. Perché le manifestazioni devono essere “autorizzate” e, se ciò non avviene, è compito della polizia disperderle. Affermazione assai grave per un prefetto ché la Costituzione è chiara: le manifestazioni non richiedono autorizzazioni, manifestare è la regola, reprimere l’eccezione.

Se la Costituzione ci vuole tutti più sportivi

«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme»: è il nuovo ultimo comma dell’art. 33 Costituzione, approvato all’unanimità dal Parlamento. Non se ne sentiva, in verità, il bisogno. Ma tant’è. Diamo ai nostri figli e nipoti un “fisico bestiale” per resistere in un ambiente sempre più ostile!

Le elezioni europee senza l’Europa

L’Europa e i suoi 27 Stati, benché afflitti da stagnazione economica, disoccupazione, crescita della povertà, deperimento del welfare, mancanza di passione democratica, insistono nelle ricette degli ultimi 40 anni che hanno portato all’attuale mancanza di futuro. Ci sarebbe di che discuterne nella prossima campagna elettorale, che si profila invece come semplice occasione per regolamenti di conti tra classi dirigenti.