«Quella notte a Miami»

Una notte trascorsa insieme da quattro icone black come Cassius Clay, Malcolm X, Jim Brown e Sam Cooke. A confrontarsi sull’America, sul razzismo, sul loro ruolo. “Quella notte a Miami” è questo: un film intenso, anche sull’amicizia, guidato dalla regia sicura di Regina King, padrona di spazi, geometrie e profondità.

«Soul»

Film d’animazione mainstream adulta, destinato a un pubblico indifferenziato, “Soul” è bello, a tratti molto bello, che però lascia qualche dubbio sulla genuinità di fondo, e che quindi conquista e scalda cuore e mente solo a tratti, lasciando un retrogusto fastidioso da algoritmo in cabina di regia.

Torino Film Festival

Il Torino Film Festival non si lascia fermare dalla pandemia e celebra la 38ª edizione (20-28 novembre). Ovviamente su una piattaforma online ma con una ricchezza che non ha nulla da invidiare alle precedenti. La direzione è stata affidata a Stefano Francia di Celle, chiamato a dare nuova linfa a una manifestazione da ultimo un po’ bloccata.

Borat 2 – Seguito di film

Come il suo precedente del 2006, diventato un cult della satira e della comicità, Borat 2 di Jason Woliner è un “falso documentario” che, tra satira e provocazione non sempre riuscita, mette alla berlina gli atteggiamenti sociali e culturali dell’America profonda in cui l’essere libertari assume toni retrogradi e reazionari.

Roubaix – Una luce nell’ombra

“Roubaix – Una luce nell’ombra” del regista francese Arnaud Desplechin è un noir sui generis in cui il rapporto verità/finzione e il contesto di una città in bilico tra passato e presente (quasi un personaggio a sé) si intrecciano con i volti, gli stati d’animo, i sentimenti dei protagonisti in una tensione sempre più implacabile.

“Undine – Un amore per sempre”

“Undine – L’amore sommerso” del regista tedesco Christian Petzold è un complesso melodramma fiabesco magnetico e implacabile, pieno di apparizioni e visioni, di giochi di senso e di significati, sin dal nome della protagonista, Undine, che rimanda alle ondine, alle ninfe presenti nelle mitologie più ancestrali del popolo tedesco

“Miss Marx”

“Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, è il ritratto di una donna forte, combattuta, sofferta e non allineata al proprio contesto: Eleanor “Tussy” Marx, terzogenita del pensatore tedesco. Efficace nel racconto biografico, il film è meno convincente nelle parentesi punk e nelle accelerazioni più furiose e vivaci, al limite del vezzo stilistico.

“La morte di un burocrate”

Tra le riproposizioni più interessanti della XXXIV edizione del festival “Il Cinema Ritrovato” c’è “La morte di un burocrate” del cubano Tomas Gutierrez Alea, satira sulla burocrazia ricca di influenze della comicità muta e di presagi funebri, dove convivono Jacques Tatì, Stanlio&Ollio, Luis Bunuel e Ingmar Bergman.

“I miserabili”

“I miserabili” del francese Ladj Ly è la cronaca drammatica di una detonazione che ha la sua miccia nel furto di un cucciolo di leone del circo. La caccia al felino e all’uomo crea una sorta di effetto domino per il quale le tensioni, gli odî, le rivalità, le differenze e le ingiustizie esplodono, fino alla disperata e tragica rivolta finale.