Antonella Tarpino è una storica, pubblicista ed editor. Negli ultimi anni si è concentrata sul tema della memoria e del paesaggio, in particolare dei suoi aspetti marginali e dimenticati. Tra i suoi scritti: "Il paesaggio fragile. L'Italia vista dai margini" (Einaudi, 2016) , "Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro" (Einaudi, 2012 - Premio Bagutta), "Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (Einaudi, 2007).
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In tempi di ostentazione del disumano, dall’odissea della Sea Watch alla tragedia del Messico, un libro ci ricorda le radici antichissime del nostro “essere uomini”. Da quello sguardo del “pio Enea” si può partire per tracciare il lungo percorso di un’humanitas oggi sfidata da nuovi mostri.
Il Progetto Memoranda si propone di porre rimedio ai vuoti di memoria prodotti dalla scomparsa dei testimoni dando voce ai luoghi, in particolare le case dove vissero i protagonisti della lotta novecentesca per la libertà. E’ nella quotidianità del “domestico” che la memoria riprende forma anche per le generazioni che memoria non possono avere.
Rifugiati, profughi, migranti economici: chi è rifugiato e chi non lo è? Chi ha il diritto di migrare e chi no? Non si tratta solo di categorie “perverse”, ma anche inutili a capire questo universo in movimento. Di questo parla il libro del grande reporter spagnolo Agus Morales, Non siamo rifugiati.