Sergio Bagnasco vive in provincia di Pavia e lavora nel campo dell’editoria. Da sempre orfano di sinistra, si occupa di politica e in particolare degli aspetti relativi a rappresentanza, costituzione e istituzioni. Fa parte del direttivo nazionale del Comitato per la difesa della Costituzione,
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La possibilità che il Centro destra possa raggiungere i due terzi dei seggi in ogni camera è abbastanza remota ma il 60% è a portata di mano e ciò sarebbe sufficiente, per esempio, per eleggere i giudici costituzionali di nomina parlamentare. Al di là di cosa ci dice il cuore, dunque, occorre valutare l’effetto del proprio voto: per chi non si riconosce nel centro destra non c’è voto utile ma solo un voto per il meno peggio!
I sondaggi servono a far conoscere in anticipo gli umori degli elettori. Ma, per essere utili, devono essere svolti con professionalità e presentati correttamente. Ma non basta. Essi non sono neutri e finiscono per influenzare gli elettori verso il cosiddetto voto utile (o presentato come tale). E non è un bel segnale che ogni elettore, per decidere come votare, cominci a valutare cosa faranno gli altri.