Bruno Montesano è studente di Master della School of Oriental and African Studies (Soas) di Londra e si è laureato in Scienze Economiche alla Sapienza. Collabora con la rivista “gli Asini” e con l'organizzazione “Sbilanciamoci!”
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I “competenti” – Marco Minniti tra loro – si distinguono dalle anime belle per il realismo. Accettano che i migranti muoiano attraversando le frontiere, ma non lo fanno per ostilità bensì perché “non si possono accogliere tutti”. E gli Stati che organizzano campi di detenzione dove i diritti sono strutturalmente violati vanno bene perché i nemici assoluti sono i “trafficanti”. Naturalmente in difesa delle nostre democrazie.
C’è, nel discorso di Meloni per la festa ebraica di Hanukkah, una retorica identitaria, non percepita dai più, il cui riferimento è una comunità apparentemente di eguali ma caratterizzata da gerarchie di riconoscimento e di diritti tra membri legittimi e illegittimi. Un’idea, diffusa non solo nella destra, che esclude pezzi di società (a cominciare dai migranti, considerati esterni pur se in essa vivono, lavorano e muoiono).
La pandemia da Covid-19 pone rischi gravissimi di esclusione e marginalizzazione sociale dei segmenti più vulnerabili della società. Sono molte le misure, di diversa natura, proposte per contenerli. Tra queste l’“Helicopter Money” (moneta distribuita senza creare debito) e una misura universalistica di protezione come il reddito di base.
Pur senza schiacciare il razzismo alla mera funzione di sfruttamento, molti dati mostrano un solido nesso tra esso e l’economia. Non a caso molti studiosi hanno messo in rilievo che il razzismo moderno si è affermato a partire dall’espansione coloniale che ha sorretto l’emersione del capitalismo europeo.
Boris Johnson incarna al meglio l’attuale spirito del tempo. Nazionalista, misogino e classista, guiderà il paese fuori dalla UE probabilmente con un accordo che azzeri tariffe e quote ma senza libertà di movimento per le persone. È il simbolo di un ultraliberismo autoritario che fa festeggiare i mercati e temere per i diritti umani.
Due questioni agitano la sinistra inglese: la Brexit e la polemica sull’antisemitismo, nella quale si intrecciano critiche a Israele, pericolosi atteggiamenti anti-semiti e i molti razzismi del Paese. In questo articolo si ricostruiscono i fatti e il dibattito il corso.