Gian Giacomo Migone ha insegnato Storia dell'America del Nord e Storia delle relazioni Euro-Atlantiche nell’Università di Torino dal 1969 al 2010. Senatore della Repubblica per tre legislature (tra il 1992 e il 2001), eletto nelle liste del Pds e poi dei Ds, collabora attualmente con numerose riviste e quotidiani. Nel 1984 ha contribuito a fondare “L’Indice dei libri del mese” di cui è tuttora membro del Comitato editoriale e del Consiglio di amministrazione.
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Mentre la guerra insanguina l’Europa, la crisi della democrazia statunitense si interseca con l’ombra lunga di un golpe annunciato in Brasile in caso di vittoria di Lula e con la fine del compromesso costituzionale su cui si fonda lo stato indiano. Un quadro meno fosco può venire solo dall’avvento di un sistema internazionale multipolare in cui i sistemi democratici competano pacificamente con il colosso cinese.
La guerra che insanguina l’Ucraina rivela la conflittualità connivente tra la Russia e gli Stati Uniti, potenze imperiali ancor più pericolose perché in declino. Ad esserne vittima, con l’Ucraina e i suoi abitanti, è l’Europa, che si vorrebbe ricondotta sotto il tallone della NATO, dipendente da risorse energetiche fornite dagli Stati Uniti, riarmata nel quadro dell’Alleanza atlantica senza un strategia propria.
Quella del capo dello Stato non è una carica puramente notarile o di rappresentanza, e una scelta sbagliata sarebbe un grave pericolo per le istituzioni. Occorre, dunque, una personalità super partes ma non asettica né sprovveduta. Le regole insite nella Costituzione impongono la scelta di una donna (o di uomo) dalle impeccabili credenziali democratiche
Nei mesi scorsi molte voci autorevoli si sono levate per chiedere verità riguardo alle pagine più oscure della storia della Repubblica. Cosa sacrosanta e necessaria. Ma ci sono anche molte verità acquisite che vengono rimosse o taciute e che vanno invece ricordate. Perché la loro mancata elaborazione condiziona tuttora il nostro futuro.
Il calcio e le discipline sportive più seguite sono sempre più, in Italia e nel mondo, ostaggio del “dio denaro”, i club sono ridotti a semplici aziende e gli atleti possono liberamente sfruttare la propria immagine per moltiplicare gli utili e avere maggiore visibilità mediatica. Ma lo sport non dovrebbe essere soprattutto un gran bel gioco?
I migranti “salvati” dalla guardia costiera libica vengono rinchiusi in lager e sottoposti a maltrattamenti inenarrabili. La stampa internazionale denuncia le “coperture” dell’Italia e dell’ex ministro Minniti. Quella italiana è più prudente ma i giornalisti che indagano al riguardo vengono intercettati. È solo una coincidenza?
Mentre negli Stati Uniti la tempesta non si placa e Trump continua a non riconoscere la vittoria di Biden, la vicenda americana evidenzia lo svuotamento in atto della democrazia, condizionata da una destra eversiva che induce la sinistra moderata, per non perdere consensi, a non mettere in discussione gli assetti economici esistenti.
Una delibera del Senato rende finalmente accessibili al pubblico atti e documenti segreti acquisiti dalle commissioni parlamentari d’inchiesta. Milioni di pagine, con novità importanti anche per le stragi che hanno insanguinato il Paese, come spiega il presidente della commissione Biblioteca e Archivio del Senato.
La fase 2 della gestione dell’epidemia di coronavirus si apre all’insegna di un conflitto tra Governo centrale e Regioni. In particolare ciò riguarda le regioni del Sud, meno toccate dal virus ma a rischio di contagio dal Nord. In questo contesto serve una gestione duttile e differenziata, non ingiunzioni e dispute presso i TAR.
La corsa democratica per la Casa Bianca è iniziata nello Iowa. In campo c’è, ancora, Bernie Sanders che, nelle scorse presidenziali, ha, fino all’ultimo, ridato fiato e speranza alle istanze di cambiamento. Quale che sia l’esito finale, il suo movimento ha messo radici negli Stati uniti e può ispirare persino la sinistra italiana.