Di formazione cattolica, aderisce negli anni sessanta al movimento di dissenso dei Cristiani per il Socialismo, e poi è tra i fondatori di Lotta Continua nel 1969. Si è laureato in Economia all'Università Ca' Foscari di Venezia, con una tesi su Porto Marghera, dove lavora come operaio nel periodo 1971-72. Durante il servizio militare aderisce all'organizzazione Proletari in Divisa, branca di Lotta Continua che si poneva l'obiettivo di democratizzare l'esercito e contrastarne le gerarchie. In questa veste propone un'azione legale contro due ufficiali, coinvolti in una morte per malasanità, e con l'organizzazione partecipa alle marce pacifiste indossando la divisa. Dal 1973 al 2007 insegna economia, prima per tre anni a Brindisi e poi a Mestre. Nel 1979 fonda la rivista e l'associazione ecologica Smog e dintorni, che dirige fino al 1985. Negli anni ottanta fonda gli Amici della Bicicletta di Mestre, con cui pedonalizza Piazza Ferretto. Nel 1982 dà vita, a Mestre, alla prima Università Verde d'Italia.Nel 1985 è eletto consigliere regionale dei Verdi del Veneto nel 1985, nel 1987 con tre barchette blocca la nave che, ogni mattina, scarica in Adriatico 3.000 tonnellate di fanghi di Marghera, vietati poi nell'88. Deputato verde nel 1987, inventa la prima “tassa ecologica” italiana e promuove la legge che riduce all'1% il fosforo nei detersivi, risolvendo il problema eutrofizzazione dell'Adriatico. A fine 1988 si dimette da deputato e torna a insegnare Economia all'istituto Massari di Mestre. Dal 1990 al 2000 torna in consiglio regionale del Veneto. Nel 1993-94 è'Assessore regionale all'Ambiente. Si batte, con successo, contro il progetto ENI di perforare l'Adriatico per estrarre metano col probabilissimo abbassamento di Venezia e Chioggia, come già avvenuto a Ravenna. Fonda e dirige l'Ecoistituto del Veneto "Alex Langer", la rivista trimestrale Gaia, il bimestrale Tera e Aqua e la Fondazione ICU - Istituto Consumatori Utenti.
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L’esperienza danese insegna che la lotta nonviolenta può essere più efficacie di quella armata e una popolazione che coopera verso un fine comune può ottenere grandi risultati. Il successo di una resistenza deve essere misurato sul sangue risparmiato non meno che sul sangue versato. E quella danese fu una resistenza vincente.