Costituzionalista, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Roma tre, scrittore e opinionista. È stato componente di diverse commissioni ministeriali di studio, tra cui la Commissione per le riforme costituzionali istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2013. È editorialista di la Repubblica. In precedenza ha scritto su Italia Oggi (1998-2000), Il Riformista (2003-2006), La Stampa (1998-2010), Il Sole 24 Ore (2009-2011), Il Corriere della Sera (2011-2016) e L'Espresso (2011-2020). Dall'8 marzo 2016 è componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Tra i suoi libri più recenti: Risa 2018, Il regno dell'uroboro 2018, Demofollia 2019, Michele Ainis racconta la Costituzione 2020, Disordini 2021, Presidenti d'Italia. Atlante di un vizio nazionale 2022.
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La libertà di parola è il mattone su cui poggia l’edificio democratico. Ma quel mattone si sfarina durante l’emergenza. Specie in una guerra. Ne è prova quanto dall’Ucraina arriva fino a casa nostra, dove la guerra si combatte con le parole, la propaganda, la censura. Ma fino a che punto è lecito comprimere le opinioni dissonanti in nome della difesa collettiva?