Matteo Poletti, libraio, gestisce la libreria "La Città del Sole" di Bussoleno in Val di Susa.

Contenuti:

Alice Winn, In memoriam (Garzanti, 2023)

L’orrore della prima guerra mondiale irrompe nella vita degli studenti di un college inglese, in particolare in quella di Gaunt, che si arruola per primo, e in quella di Sidney, che per amore lo raggiunge al fronte. Due diciottenni che crescono troppo in fretta nella polvere e nel sangue della trincea, che tengono viva la fiamma della poesia e della bellezza nonostante il mondo attorno esploda.

Alison Espach, Questi Adulti (Bollati Boringheri, 2023)

Il nuovo romanzo di Alison Espach racconta la delusione delle nuove generazioni di fronte al fallimento del sogno americano. Ma lo stile è fresco, brillante, caustico e divertente e il racconto diventa una vivace carrellata di momenti di vita, una sorta di parodia del romanzo di formazione quantomai sincero e attuale. Una piccola perla nella vastissima produzione letteraria statunitense.

Franck Thilliez, Labirinti (Fazi, 2023)

“Labirinti”, ultimo libro del francese Thilliez è un thriller avvincente. Una perfetta costruzione a scatole cinesi, una struttura ad incastro con enigmi nascosti, indizi tra le righe, sciarade, anagrammi e citazioni mai banali. Una intricata rivisitazione del genere giallo, operazione diabolica e originale nell’ormai saturo panorama poliziesco.

Marta Cai, Centomilioni (Einaudi, 2023)

Teresa, zitella imbrigliata nella provincia piemontese con genitori anziani che dettano ritmi e scodellano diffidenze e sensi di colpa, si scopre innamorata di un suo ex studente ventenne. Una storia semplicissima, da trafiletto in cronaca, ma vibrante e poetica, un diario al contempo impietoso ed empatico della società attuale.

Paolo Nori, Vi avverto che vivo per l’ultima volta (Mondadori, 2023)

Il sottotitolo “Noi e Anna Achmatova” ci avverte che al centro del libro certamente c’è la geniale e anticonformista poetessa russa nata alla fine dell’Ottocento, ma c’è soprattutto Paolo Nori che si racconta con ironia, mette a nudo il suo amore sanguigno per la letteratura russa, il suo insegnamento in università, finché non viene sospeso a causa della guerra in Ucraina. In quel “noi” del sottotitolo infine ci siamo tutti, “noi” opinione pubblica credulona e volubile…