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Contro la violenza sulle donne: oltre gli interventi di facciata

Ad oggi sono 102 le donne uccise in Italia nel 2023, 83 delle quali in contesti familiari o affettivi. Ci si sta avvicinando a due femminicidi la settimana. In questo contesto la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre deve produrre una riflessione non rituale che aiuti anche a superare stereotipi e ipocrisie e ad andare oltre gli interventi di facciata.

Lo stato dei figli: una questione di diritti fondamentali

La richiesta della Procura di Padova di correggere gli atti di nascita di 33 figli di coppie dello stesso sesso cancellando il nome della madre non biologica e rettificando il cognome dei minori desta grande perplessità: perché in contrasto con un’ampia giurisprudenza sopranazionale e nazionale e perché il diritto deve proteggere i legami familiari che si fondano sull’affetto, sull’amore e sulla cura reciproca e non ostacolarli.

Il decreto legge n. 20/2023 sui migranti: contro i diritti, contro la razionalità

Il decreto legge approvato dal Governo dopo la strage di Cutro non crea maggior sicurezza, fa ripiombare nell’irregolarità decine di migliaia di migranti perfettamente inseriti, aumenta in modo inutile e irrazionale i reati e le pene. L’unico mezzo per evitare le tragedie del mare e assicurare flussi migratori coerenti con i nostri stessi bisogni è prevedere canali legali e realistici di ingresso in Italia e in Europa.

Il Governo ritiri subito i decreti che impediscono lo sbarco dei naufraghi nei nostri porti

I decreti ministeriali che consentono lo sbarco solo ad alcuni dei naufraghi salvati da navi delle ONG e respingono gli altri fuori dalle acque territoriali nazionali sono manifestamente illegittimi. È, dunque, necessario che il Governo li ritiri subito e consenta lo sbarco a tutti i naufraghi costretti a rimanere sulle navi di soccorso.

Per le donne afghane

A ogni regime autoritario che faccia dell’oscurantismo il paradigma della condizione femminile deve corrispondere una mobilitazione internazionale delle coscienze e un sostegno umanitario. Spetta ai Governi e agli organismi internazionali promuovere ogni necessario meccanismo di protezione internazionale per le donne e i profughi afghani.

Carcere e coronavirus: non aspettare!

La situazione è allarmante. Il carcere reale non consente l’adozione delle misure di profilassi indispensabili per la salute di noi tutti. Le misure adottate in via di urgenza dal Governo sono insufficienti. Occorre che la politica metta a punto un ventaglio di strumenti idonei a ridurre il sovraffollamento. Subito.