Davide Lovisolo è stato docente di Fisiologia all'Università di Torino dal 1968 al 2015. Dal 1968 ha militato nei movimenti di base, è stato attivista politico in Avanguardia Operaia e poi in Democrazia Proletaria fino al 1978; dal 1980 al 1991 ha militato nel PCI. È stato uno dei responsabili del movimento per il diritto alla casa a Torino negli anni Settanta, delegato sindacale e esponente del Coordinamento Genitori torinese dal 1992 all'inizio degli anni 2000. Da anni è attivo nella cooperazione sociale.
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Quella della GKN di Campi Bisenzio è una vicenda esemplare di protagonismo operaio. Quando, nel luglio 2021, la fabbrica ha chiuso, i lavoratori non si sono limitati a impedire lo smantellamento degli impianti ma hanno promosso una società di mutuo soccorso, aggregato un ampio consenso sociale e costruito un progetto di riconversione industriale attenta alle esigenze del territorio. Ora li attende la prova più difficile.
Il dibattito sulle prospettive di Volere la Luna e, in generale, della politica stenta a decollare. È un segno dei tempi. Occorre rilanciare la partecipazione dal basso e combattere le diseguaglianze, ma come? E poi, mentre critichiamo la politica tradizionale tocchiamo con mano che un cambiamento radicale deve coinvolgere le istituzioni. E allora non ci resta che continuare a parlarci e a formarci.
Nella crisi, sempre più aspra e devastante, si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà. Hanno aiutato molti a sopravvivere, a mangiare un pasto, a pagare l’affitto, ad affrontare un’emergenza. Ed è un fatto di rilievo. Ma è emersa la domanda di sempre. Come si coniuga la solidarietà con la totale assenza della politica?
Nel Regno Unito la riflessione sulla opportunità di ridurre l’orario di lavoro a 32 ore per quattro giorni alla settimana a parità di retribuzione è in corso. Anche per aumentare l’occupazione. In Italia, invece, si continua a pensare (a torto) che per far crescere l’occupazione si debba diminuire il costo del lavoro.
Negli Stati Uniti, mentre viene all’ordine del giorno il tema dell’etica nell’intelligenza artificiale, i lavoratori del settore, malpagati, precari e senza diritti, cominciano a darsi forme di organizzazione sindacale. Per ora si tratta di associazioni minoritarie, prive di riconoscimento e controverse, ma è comunque un primo passo.
Nell’industria di lavorazione della carne negli Stati Uniti c’è sistema di controllo dei lavoratori terribile: ogni giorno di assenza è un punto; con un certo numero di punti sei licenziato. Così, nonostante il Covid, molti vanno a lavorare nonostante sintomi di infezione. E c’è chi scommette su quanti lavoratori si ammaleranno.
Negli Stati Uniti la salute della sinistra radicale dopo l’esito elettorale non è gran che buona. Le formazioni progressiste e socialiste, superata la delusione per la sconfitta di Sanders nelle primarie, si sono impegnate a sostegno di Biden. Ma oggi sono in difficoltà nell’organizzare mobilitazione sul territorio e un’efficace pressione dal basso sull’Amministrazione Biden.
L’esito, pur parziale, delle primarie è chiaro. Dopo il successo iniziale, Bernie Sanders esce di scena. È paradossale che in un momento come questo, il candidato che ha fondato la sua battaglia sul servizio sanitario universale sia fuori gioco. Ma questo rivela problemi e contraddizioni che non riguardano solo gli USA.
La letteratura internazionale sui cambiamenti climatici è ormai ampia e approfondita. Intanto, mentre le conferenze internazionali inanellano fallimenti i temi ambientali emergono in primo piano, per esempio, nella campagna per le presidenziali degli Stati Uniti. Per un punto sulla situazione ecco una rassegna bibliografica.
Dopo sei settimane di sciopero i 50.000 lavoratori della General Motors hanno approvato, con una maggioranza del 57%, un accordo al ribasso, che non accoglie le principali richieste di una lotta lunga e dura. A determinare questo esito deludente sono stati la sfiducia nel sindacato e il mancato appoggio della politica istituzionale.