Dana Lauriola, 38 anni, è referente educativa di un centro polifunzionale comprensivo di dormitorio per senza fissa dimora. Attivista del Movimento No TAV e del centro sociale Askatasuna, si è vista respingere la richiesta di misure alternative in relazione a una condanna per una manifestazione (qualificata come violenza privata) ed è stata tradotta in carcere il 17 settembre 2020.
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«Quando leggerete questa lettera saranno ormai cinque i miei mesi di detenzione. Nel frattempo si sono succeduti svariati eventi, tra cui lo sciopero della fame che abbiamo portato avanti nei giorni scorsi e la richiesta di controllo della mia corrispondenza, la cosiddetta “censura”. Ma qualsiasi altro “dispetto” dovessi subire, sono ben in grado di sopportarlo!».
«Mi mancherà poter contribuire attivamente ai prossimi mesi di mobilitazione in Valle, ma so che il movimento saprà mettere in campo tutte le risorse per resistere ancora una volta alle aggressioni che verranno mosse da chi vuole a tutti i costi il TAV. La nostra lotta è per il futuro di tutti, abbiamo una grande responsabilità».